Venerdì 19 Aprile 2024

Non tocca agli scienziati decidere

Paolo

Giacomin

La pandemia sta cambiando il modo di decidere. Vaccini, cure, distanziamento e mascherine sono le armi della scienza contro il Covid-19. Quello che dalla scienza non si può pretendere è che scelga al posto nostro cosa, quando e come chiudere persone, scuole, attività economiche, sportive, teatri o cinema. Scelta che obbliga a un bilancio tra rischi e benefici per uscire dallo yo-yo dei lockdown e, al termine, decisioni politiche. Come lo sono la giravolta pasquale della Cancelliera Angela Merkel o l’ostinazione a non chiudere le scuole del presidente francese Emmanuel Macron. Eppure il virus è lo stesso a Roma, a Berlino e a Parigi. Le scuole italiane non sono meno salubri di quelle francesi o tedesche. Nulla può valere più della vita e della salute, ma il dibattito pubblico andrebbe spostato su quanto siamo disposti ad accettare. Quanto siamo disposti a rischiare un po’ di più per far tornare i ragazzi a scuola? Quanto per riaprire un po’ ristoranti e parrucchieri? Valutazioni simili a quelle che, anche inconsciamente, facciamo ogni giorno: andiamo in auto pur sapendo di poter avere incidenti. Lo smog fa male, ma accettiamo la società industriale. Prendiamo farmaci e ci vacciniamo perché il beneficio è immensamente superiore a potenziali effetti collaterali. La scienza ci fa conoscere, non chiediamole di deliberare. Lo spirito del tempo, la composizione sociale diventano determinanti: se votassero i sedicenni avremmo avuto le stesse decisioni? Il partito demografico pesa sull’economia delle scelte: iI partito demografico cambia la finanza pubblica, la produzione, il lavoro, lo Stato sociale. Popolazioni che invecchiano chiedono più sanità che asili nido. Le catene globali del valore attraversano Paesi giovani e vecchi Continenti, le decisioni politiche ne spostano le direzioni. L’Europa sulla campagna vaccinale può riprendersi o perire. La pandemia ci sta dicendo anche questo. Ignorare il messaggio ci lascia appesi al saliscendi dell’indice Rt. Disorientati ogni giorno di più.