Giovedì 18 Aprile 2024

Non ti vaccini? Giusto limitare gli spostamenti

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Giovanni

Serafini

Un hashtag rabbioso circola in queste ore sui social network francesi. Si chiama #dictaturesanitaire (dittatura sanitaria) e punta il dito contro il primo ministro Pierre Castex, accusato nientemeno che di "liberticidio". I firmatari sono i no-Vax, terrorizzati all’idea di doversi sottomettere per forza, poverini, alla barbarie della vaccinazione anti-Covid. Tutto è iniziato lunedì scorso, quando Castex ha presentato in consiglio dei ministri un progetto di legge per regolamentare la gestione delle urgenze sanitarie. Niente di sconvolgente fino all’articolo 6, che propone - ohibò - di subordinare i movimenti delle persone "alla prova di non essere contaminate o di essersi fatte somministrare il vaccino". Vuoi prendere un aereo? Vuoi salire su un TGV? Chiedi di essere ricevuto in un ufficio della pubblica amministrazione? Fuori il certificato! Naturalmente il progetto governativo non entra nei dettagli, non fornisce l’elenco dei luoghi e delle circostanze in cui sarà obbligatorio esibire la prova vaccino: se ne occuperà il Parlamento, com’è logico. Ma il tam tam dei no-Vax è già partito: le libertà personali - sostengono - sono minacciate da Macron e dal suo complice Castex. Una reazione tanto isterica quanto ipocrita: qualcuno immagina che si possa guidare un’automobile senza avere la patente? Perché la patente sì e il vaccino no? La libertà è un bene della democrazia: deve arrestarsi nel momento in cui mette in pericolo la vita altrui.