Mercoledì 24 Aprile 2024

"Non perdonerò mai Alessandro" La madre sotto choc: è un mostro

La suocera di Giulia: chiedo scusa alla sua famiglia. "Lui aveva due personalità, non l’abbiamo capito"

SENAGO (Milano)

È stata l’ultima a vedere viva Giulia Tramontano, prima che venisse uccisa a coltellate. Le ha offerto ospitalità "per ’staccarsi’ da Alessandro" ed evitare che tornasse a casa da lui dopo aver scoperto la relazione parallela, ma la nuora ha detto di non averne bisogno, è scesa dall’auto e si è diretta verso l’appartamento al secondo piano di via Novella 14A a Senago, dove ad attenderla c’era il suo assassino. Sabrina Paulis, 53enne nativa di Cagliari, è la madre di Alessandro Impagnatiello, il barman 30enne reo confesso dell’omicidio della compagna Giulia, incinta al settimo mese di un figlio che la coppia aveva già deciso di chiamare Thiago.

Ora quella donna non si dà pace: "Non oso immaginare i familiari di Giulia. Non voglio immaginare. La mamma Loredana è una persona fantastica. Alessandro è un mostro, lo so. Io le chiedo perdono da madre, ma non so cosa fare. Io le chiedo perdono per aver fatto un figlio così, io chiedo perdono a tutta la famiglia", lo sfogo davanti alle telecamere de ’La vita in diretta’. Sabrina non riesce a trattenere le lacrime: "Ale non era così, credetemi. Non lo so cos’è successo. Io non ci credo ancora, non ci credo. Ho sempre creduto ad Alessandro, perché lui era molto credibile. Io gli dicevo ‘Ale, tu mi devi dire qualcosa?’, eravamo io e lui da soli, ‘Mi devi dire qualcosa, Ale?’. Lui mi diceva ‘No, non ti devo dire niente... Mamma tu fidati di me’ ha detto, ‘dovete fidarvi di me, voi dovete fidarvi’. Come faccio a non credere?". Come tutti, la donna continua a chiedersi il perché: "È impazzito, è impazzito. Non lo so, lui ha due personalità, per me ha due personalità. Non so che motivazione dare, è un’altra persona, non ci crediamo, non ci crediamo perché per me ha una doppia personalità. Alessandro in un modo e Alessandro in un altro. E Alessandro che conosciamo noi è una persona bella, il mostro che era è quella persona che era dentro. E l’ha tirata fuori l’altra sera. Non l’ho più rivisto e forse non lo voglio più vedere". La madre è categorica sulla possibilità di perdonarlo ("Come fai? Alessandro poi era, quello sì, ma è imperdonabile. Perché l’hai fatto? Non dovevi farlo, non dovevi farlo Alessandro. Hai rovinato la vita di tutti") e rivolge un disperato appello al figlio: "Ti prego, dì tutta la verità, ormai non puoi scappare da nulla. Hai rovinato tutti quanti, tutti, devi dire tutta la verità, perché lo meritiamo tutti. Giulia compresa, con Thiago, soprattutto Thiago. Tuo figlio, che non vedrai mai più, non ci sarà mai più, e non vedrai mai più Giulia per quello che hai fatto, hai fatto schifo. Sei un mostro. Purtroppo sei un mostro".

Tre settimane prima del raid killer, mentre stavano scegliendo i vestitini per il bambino, la 29enne aveva confidato alla suocera i sospetti su un possibile tradimento. Poi, sabato scorso, le aveva detto che stava andando a incontrare la 23enne cameriera dell’Armani hotel che l’aveva contattata per rivelarle di avere una storia con Impagnatiello. Sabrina si era offerta di accompagnarla, ma Giulia aveva preferito andarci da sola: "Ti chiamo dopo". E così alle 19.05 la madre di Alessandro e il compagno di lei erano andati a prenderla in macchina alla fermata Comasina del metrò per riportarla a casa: nel tragitto fino a Senago, la 29enne le aveva comunicato la decisione di chiudere definitivamente col figlio "perché lui aveva scelto di frequentare" l’altra. Poi il saluto davanti al portone. L’ultimo.

Nicola Palma