Giovedì 25 Aprile 2024

"Non faccio dediche". Cantante accoltellato

Ischia, aggressione in una discoteca. Padre e figlio con precedenti hanno atteso la vittima, 27enne, al termine dell’esibizione

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di Nino Femiani

ISCHIA (Napoli)

"Ca’ comandiamo noi". Il tono è perentorio, di chi è abituato a comandare con la prepotenza e la violenza. Giuseppe Pirro, 20 anni e il padre Cosimo, 47, entrambi con precedenti, avevano chiesto, con modi spicci, al cantante del discobar Blanco di Casamicciola (Ischia), Gianmaria Dell’Omo, 28 anni originario di Lacco Ameno, di dedicare loro una canzone e di sottolineare la melodia con una dedica che consentisse ai Pirro di affermare pubblicamente tutto il loro narcisismo di potere.

Ma il vocalist si era dimostrato freddo alla richiesta. "È una cosa che non si fa, è di cattivo gusto per gli altri clienti", dirà in seguito ai carabinieri. Ma per padre e figlio il rifiuto era un affronto che andava lavato con il sangue. Così, al termine dell’esibizione di Gianmaria, Giuseppe spalleggiato dal padre si è presentato nel dietropalco e ha puntato la lama di un coltello alla gola del giovane cantate. Dopo averlo ripetutamente insultato e preso a schiaffi, gli ha sferrato una coltellata al fianco sinistro, per fortuna di striscio (cinque punti di sutura, prognosi di sette giorni). Poi, mentre la vittima era a terra dolorante e sanguinante, calci all’addome e alla testa. Subito dopo i Pirro sono scappati. Il ventottenne è stato ricoverato, e dimesso in giornata dall’ospedale "Rizzoli" dell’isola verde dove ha raccontato che l’inaudita violenza era dovuta al suo rifiuto di omaggiare dal palco padre e figlio, napoletani trapiantati da anni a Ischia dove gestiscono alcune attività commerciali. In poche ore – anche grazie alle riprese delle telecamere piazzate nella discoteca – padre e figlio sono stati fermati. Il ventenne è stato arrestato per tentato omicidio e portato nel carcere di Poggioreale a Napoli. Il padre solo denunciato.

Immediata l’eco sull’isola affollata di turisti per il ponte della Liberazione. Sui social si parla di un’aggressione che macchia l’immagine di Ischia che fino a pochi anni fa era una località felice e priva di violenza. La mamma di Gianmaria, Iole Delli Paoli, punta il dito contro i due malviventi: "Ma come si può, in mano a chi è finita la nostra isola? Che gente ci circonda? É agghiacciante e doloroso che uno possa essere insultato e ferito solo perché non si sottomette all’intimidazione. È capitato a mio figlio, poteva capitare a chiunque altro avesse provato a difendere la propria dignità. Sono addolorata, spaventata, incredula, ferita nell’anima. Non è giusto, non si può accettare tutto questo".