Giovedì 18 Aprile 2024

Non celebrazioni ma più soldi agli ospedali

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Daniele

Carbocci *

Una spesa inutile, meglio sarebbe stato investire in un riconoscimento economico per chi in questi mesi ha affrontato una emergenza sanitaria senza precedenti, magari rimettendoci la vita.

In primis il pensiero va, infatti, alle famiglie dei colleghi infermieri morti per Covid contratto in servizio le quali potevano vedersi aumentato il risarcimento previsto per la perdita dei loro cari. Ma questi soldi potevano essere meglio impiegati garantendo un riconoscimento a chi sta facendo centinaia di ore di straordinario che spesso non vengono pagate. Oppure utilizzati per assumere in pianta stabile infermieri, invece di proporre indecenti contratti Cococo a tre mesi.

Potevano andare ad incrementare i fondi per il contratto di lavoro ormai scaduto da due anni e del cui rinnovo non di vede ancora la luce. Insomma, modi per ringraziare gli infermieri potevano essercene tanti altri rispetto ad una moneta nella quale, peraltro, si fa fatica a riconoscersi come professione nell’immagine proposta. Per mesi noi operatori sanitari (infermieri e medici) siamo stati descritti come degli eroi. Un appellativo che abbiamo sempre considerato pomposo ed eccessivo, semplicemente perché facevamo il nostro lavoro. Quel lavoro per cui abbiamo studiato, lottato e sudato. Ma che è appunto il nostro lavoro. Non chiediamo di essere degli eroi, ma prima di una moneta celebrativa chiediamo più investimenti per la sanità. Questo sì sarebbe un davvero un bel ringraziamento.

* Segretario amministrativo nazionale Nursind (infermieri)