Viola Righini e Adele Landolfi hanno 18 anni. Sono due studentesse del Convitto Cicognini di Prato che condividono un sogno: fare coppia al ballo delle debuttanti, secolare tradizione della scuola che fu di D’Annunzio e Malaparte. E’ stato proprio il loro sogno a innescare la rivoluzione in vista dell’appuntamento del 18 giugno. Quando non sarà più obbligatorio avere coppie formate da persone di diverso sesso. Viola e Adele potranno ballare insieme. Ma quanta fatica per arrivare a questo risultato. "Anche perché - dicono amareggiate, decidendo per la prima volta di parlare insieme - non pensavamo che la maggioranza dei nostri compagni ci voltasse le spalle". Proprio questo in effetti è successo. Prima il "no" alla loro richiesta da parte dei vertici della scuola, poi la retromarcia dopo l’intervento dei ministri Bianchi e Bonetti con il via libera alla nuova formula deliberato dal cda del Convitto e dal collegio dei docenti. Infine il sondaggio on line, lanciato dalla preside fra i liceali del Cicognini, che ha consegnato un risultato a sorpresa: la flebilissima maggioranza dei 397 studenti interpellati (il 50,1%) ha votato contro l’ingresso delle coppie gay al ballo. E voi naturalmente ci siete rimaste male. "Francamente sì". Come interpretate questo voto? "È evidente che nei nostri compagni non c’è stata abbastanza tolleranza né solidarietà. A quanto sembra l’apertura ai cambiamenti, quando si arriva al punto, si sgretola sui pregiudizi. Siamo deluse dal fatto che un tema così delicato come quello dell’inclusione sia diventato materia per un sondaggio". Contestate il fatto che su questo tema sia stato chiesto il parere dei vostri compagni? "Sì perché fondamentalmente stiamo parlando di diritti. E in particolare di diritti delle minoranze. Metterli ai voti dà l’impressione di metterli in discussione. Non ci sembra giusto". Vi siete mai sentite discriminate in questi anni di liceo? "Dai ...
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