Martedì 23 Aprile 2024

Noi che volevamo essere Sandy

Viviana

Ponchia

s shoo-bop sha wadda wadda yippity boom de boom": un mese per impararlo e poi tirarsela davanti allo specchio. E quell’altro, lo scioglilingua che ha mandato in crisi il professore di inglese: "Chang chang changitty chang sha-bop". Ripetete anche questo, equilibristi del rap: "Dip da-dip da-dip doo-wop da doo-bee doo, boogedy boogedy". Poi provate a ballare sugli zoccoli come Sandy (Olivia Newton-John morta lunedì a 73 anni). A farvi da soli i succhiotti sul collo come Rizzo. O a fingervi liceali credibili anche se andate per i trenta. Se superate tutto questo, e se non avete paura dei capelli unti, dei motori unti, del cibo unto, potete confermare che Grease è IL film. Ha tutto. La musica, la danza, l’America, le sigarette senza filtro e sensi di colpa, gli occhi blu, la coda di cavallo alta. E la giovinezza, quella sul crinale che spesso finisce a settembre, fraintesa da un David Ansen qualunque su Newsweek: "Sono gli anni ’50, forse l’ultimo decennio innocente a noi concesso, riprodotti attraverso una coscienza anni ’70 grottescamente distorta".

Non aveva visto il film, si fidava dei colleghi più che dei propri occhi: peggio per lui. Di sicuro non amava i cartoni animati dove un hot dog salta nel panino. E non gli sarebbe piaciuto nemmeno La-La-Land, altrettanto spumeggiante ma destinato a un oblio veloce perché Grease siamo in pochi ad averlo visto tre volte nella stessa sera sulle ginocchia di un’amica: i posti non erano numerati, si poteva tornare indietro fino all’alba. Grease, per quelli che "chang chang changitty", ha segnato un punto di non ritorno. Visto con cuore puro, era semplicemente una bella storia d’amore dove si faceva parecchio casino. Ma conteneva un ingrediente speciale, l’istigazione alla nostalgia per un mondo mai conosciuto e a suo modo perfetto, che è poi l’arma letale della favola. Sospettavamo che fosse veramente esistito un momento in cui la massima preoccupazione erano la perdita della verginità, la quantità giusta di brillantina per farsi la "banana" e la chance di riconoscere, sotto la "banana", il principe azzurro. Un bel sollievo. Uscì nelle sale americane il 16 giugno del 1978. Il 16 marzo in Italia era stato rapito Aldo Moro e quello fu l’anno tenebroso delle Br e dei tre Papi. Grease raccontava la serenità di una nazione apparentemente intatta dove prima dell’omicidio di Jfk e del Vietnam contava solo il vestito del ballo. E si sentiva. E si imparava dalle Pink Ladies ad avere una vita sessuale sulle decapottabili, a mandare al diavolo i maschi imbecilli. Non saremo mai abbastanza grate a Olivia Newton John per la superba metamorfosi da Sandra Dee a cat woman rocckettara. Le cucivano addosso i pantaloni di pelle attillatissimi, grazie anche per l’ispirazione e la lezione di coraggio.