No vax, perquisizioni e indagati. Chat choc: "Facciamo saltare i camion delle tv"

Per un gruppo di 50enni, tutti senza precedenti, l'accusa è di istigazione a delinquere aggravata. Nel mirino manifestazioni a Roma. Sequestrati tirapugni e katane

No vax, le armi sequestrate durante le perquisizioni (Ansa)

No vax, le armi sequestrate durante le perquisizioni (Ansa)

Roma, 9 settembre 2021 - Offensiva delle forze dell'ordine contro gli eccessi della galassia no vax. Sono 8 i decreti di perquisizione eseguiti dalla polizia nei confronti di altrettanti no vax indagati per istigazione a delinquere aggravata. Le perquisizioni - condotte dalla Digos e dalla Polizia postale di Milano in collaborazione con gli Uffici territorialmente competenti - hanno interessato le province di Milano, Roma, Venezia, Padova, Bergamo e Reggio Emilia. Le indagini sono state coordinate dal capo della Sezione distrettuale antiterrorismo della procura di Milano, Alberto Nobili, e dal pm Piero Basilone. Gli indagati figurano membri attivi di un gruppo Telegram denominato "I guerrieri" nel quale vengono progettate azioni violente da realizzare - anche con l'uso di armi ed esplosivi fai da te - in occasione delle manifestazioni "no green pass" organizzate su tutto il territorio nazionale, in particolare quella in programma nella capitale per l'11 e il 12 settembre prossimi.

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Gruppo di 50enni senza precedenti

Il gruppo di No Vax indagati è composto da persone quasi tutte 50enni, che si proclamavano fieramente non vaccinate, senza precedenti di rilievo, e che non si sarebbero mai fatte notare per qualche intemperanza in precedenti manifestazioni di protesta. È questo il profilo fornito della Digos degli otto coinvolti, 5 uomini e 3 donne (e non il contrario, come riferito sulle prime), 7 dei quali tra i 43 e i 56 anni, e uno di 33 anni. Due di questi sono residenti in provincia di Milano, due in quella di Roma, 1 in quella di Bergamo (di 33 anni), 1 in quella di Reggio Emilia, 1 in quella di Venezia e 1 in quella di Padova.

Trovati tirapugni e katane

I principali amministratori del gruppo Telegram erano un milanese di 46 anni e una donna romana di 43. Quello di Bergamo, in particolare, aveva due fucili e una pistola regolarmente denunciati, con un permesso di detenzione per uso sportivo (ma un numero di munizioni superiore al consentito, ed è stato denunciato), mentre a casa di quello di Reggio Emilia sono stati sequestrati una spada Katana, un manganello e degli spray al peperoncino. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati anche anche due tirapugni. L'unica ad avere una sorta di ideologia politica era una donna residente in provincia di Venezia, che in passato era stata vicina ad ambienti indipendentisti dei 'Serenissimi'. 

Chat choc

"Quando andremo a Roma i primi" da aggredire "sono i giornalisti", affermavano in chat i no vax coinvolti nell'operazione invitando a "usare le molotov" (che non risulta possedessero) per "far saltare i furgoni delle tv". Secondo quanto riferito in questura a Milano, per la stampa, ritenuta asservita al regime, avevano un vero e proprio odio". Nella chat, da cui emergono le direttive in vista della manifestazione a Roma, i no vax hanno preso di mira "i giornalisti, i media saranno i primi ad andarsene - si legge nel testo agli atti dell'indagine della Procura di Milano -. Se in lontananza nascosti vedete i furgoni delle tv private o pubbliche, dategli fuoco....una molotov... dategli fuoco. Ok ragazzi non voglio vedere giornalisti.... - prosegue il messaggio - avete capito anche il perché non li voglio vedere? Eh?... Perché...quanta gente hanno fatto fuori...quanta gente ragazzi. Quanti dei nostri vecchi hanno fatto fuori". 

No vax, uno dei messaggi mandati sulla chat di Telegram (Ansa)
No vax, uno dei messaggi mandati sulla chat di Telegram (Ansa)

"Radere al suolo il Parlamento con tutti dentro". Era anche il proposito degli attivisti. Nel gruppo Telegram definito 'I guerrieri', illustravano così il loro piano contro la Camera: "Basta un piccolo drone… pilotato a distanza da uno dei tetti di Roma… un 500 grammi di tritolo e lo lasci cadere durante la seduta… non resterà nessuna prova e farà il suo effetto".

"Non risulta, al momento, dal nostro monitoraggio, che ci siano altre chat analoghe, con No Vax che istigano ad azioni violente", hanno precisato i dirigenti della Digos Guido D'Onofrio e del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia, Tiziana Liguori. Il gruppo Telegram di cui gli 8 indagati erano gli ispiratori aveva circa 200 partecipanti.

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