"No vax, no drink": il cartello in un bar di Palermo. Pioggia di insulti sulla titolare

Cinzia Orabona difende la politica della sua enoteca: "Mi avete dato della fascista e della razzista, avete paragonato le vaccinazioni all'Olocausto... Accetto critiche ma non insulti"

Il cartello "No vax" sulla vetrina dell'enoteca di Palermo

Il cartello "No vax" sulla vetrina dell'enoteca di Palermo

Palermo, 20 luglio 2021 - No vax, no drink. Ovvero: bevi solo se sei vaccinato. Ma l'iniziativa dell'Enoteca letteraria Prospero di Palermo non è piaciuta a chi vive il vaccino anti Covid come un'imposizione intollerabile. E subito la titolare è stata oggetto di una valanga di insulti e persino minacce.

"Siamo da sempre aperti a tutti i generi, a tutte le età, ai cani, agli unicorni e agli hobbit - scrive Cinzia Orabona sul cartello - Da oggi No Vax, No Drink. Vi chiederemo la certificazione che attesta l'avvenuta vaccinazione (anche la prima dose va bene)". E attacca alla vetrina del suo negozio un bel cartello che vieta l'ingresso ai non vaccinati, con tanto di mano alzata che impone lo stop e la scritta "No vax". 

Agli insulti che le sono piombati addosso, Orabona replica così: "Avete paragonato le vaccinazioni all'Olocausto. Mi avete dato della fascista e della razzista. Avete mostrato la violenza tipica dei leoni da tastiera. Non conosco una sola persona che giura e spergiura di non tornare mai più da Prospero. Sto lavorando per pagare i debiti accumulati durante il lockdown e non posso permettersi nuove chiusure. Accetto critiche ma non insulti. Accetto discussioni civili ma non minacce". 

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