Giovedì 18 Aprile 2024

Vicenza, uccide la moglie: "Non te ne andrai con nostra figlia"

L’ennesimo litigio con la coniuge finisce nel sangue. Femminicidio nella notte, poi la telefonata a sua madre: "Vieni a prendere la bimba"

Vittima e aguzzino: Nidia Rodriguez, uccisa dal marito Mirko Righetto

Vittima e aguzzino: Nidia Rodriguez, uccisa dal marito Mirko Righetto

Vicenza, 14 aprile 2017 - HA UCCISO la moglie nel cuore della notte con due micidiali coltellate alla gola, nella villetta di famiglia. Poi ha telefonato a sua madre, che abita lì vicino, senza raccontarle l’accaduto ma chiedendole di venire a prendere la figlioletta di tre anni, addormentata al piano di sopra e ignara di tutto. Quindi ha chiamato i carabinieri confessando il delitto.

Con questa sequenza di gesti Mirko Righetto, di 47 anni, padovano di origine, con lievi precedenti penali, gestore di un’azienda di serramenti ereditata dal padre, ha dato una svolta tragica e irreversibile alla propria esistenza a Camisano Vicentino, dove fino a ieri viveva con la vittima, Nidia Roana Loza Rodriguez, di 37 anni, cittadina italiana di origini colombiane, infermiera in una casa di riposo della zona. Consegnata l’arma del delitto, un coltello a serramanico, l’uomo è stato arrestato e durante l’interrogatorio davanti al magistrato di turno si è detto «pentito».    A FAR SCATTARE la molla assassina sarebbe stato il timore che la moglie, dopo l’ennesimo litigio per motivi di gelosia, lo lasciasse impedendogli di vedere ancora la bambina. Quando i militari sono arrivati sul posto, la donna era già morta. L’hanno trovata riversa a terra tra la cucina e il soggiorno, con addosso i pantaloni della tuta e una felpa. E la figlia della coppia, in attesa della nonna, stava dormendo al piano superiore: a quanto pare, non si sarebbe accorta di nulla. I due si erano sposati quattro anni fa, dopo altri otto di convivenza.  Il matrimonio però era entrato da qualche tempo in crisi, probabilmente per questioni di gelosia. Non erano infatti al loro primo grave litigio: l’anno scorso in un paio di occasioni i carabinieri erano stati convocati nella villetta. Ma nessuno dei due coniugi era poi passato alle vie legali. Nonostante la coppia non avesse avviato le pratiche per il divorzio, marito e moglie si erano rivolti ad un consulente matrimoniale per avere alcune indicazioni. Nel primo interrogatorio da assassino reo confesso, l’uomo ha raccontato che la vittima, dopo il litigio fatale, avrebbe minacciato di non fargli più vedere la bimba.

La vita sociale della provincia vicentina racconta che il piccolo imprenditore, appassionato di lettura e scrittura benché abbia mancato la maturità classica, ha pubblicato sotto pseudonimo un libro e alcune poesie, aggiudicandosi anche un premio.  In rete lui stesso avrebbe scritto di essere già stato sposato una volta e di avere un altro figlio, di 12 anni. La cronaca nera, invece, segnala che l’uomo una decina d’anni fa fu arrestato per aver rapinato una prostituta, mentre risultano agli atti alcuni suoi problemi di tossicodipendenza.