Mercoledì 24 Aprile 2024

"Nessuna variante buca i vaccini" Il doppio scudo del nostro organismo

Ricerca italiana: "Ecco come i linfociti T ci proteggono dalla malattia severa"

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ROMA

Chi si vaccina contro il Covid acquisisce un potere misurabile e molto efficace: almeno sei mesi di protezione contro l’ipotesi di malattia severa e, dato speciale, la capacità di lungo periodo di attivare adeguate risposte immunitarie contro qualsiasi variante. L’annuncio è di Cell che pubblica lo studio condotto dal La Jolla Institute for Immunology guidato da Alessandro Sette (foto), con il gruppo di Gilberto Filaci al San Martino di Genova.

I soggetti vaccinati dimostrano infatti, a 6 mesi dal completamento del ciclo con doppia dose, di mobilitare il sistema immunitario contro il virus a dispetto del naturale calo anticorpale contro la proteina Spike. Merito dei linfociti T, cellule dalla memoria di ferro che in seguito alla vaccinazione stimolano rapidamente i linfociti B a produrre di nuovo i necessari anticorpi. La risposta scatta contro tutte le varianti, con media altissima dell’87-90%, che scende appena all’84-85% soltanto per Omicron. "La vaccinazione – spiega il professor Filaci – genera una sorta di doppio scudo immunologico fondamentale per una protezione di lunga durata". Insomma, ci si può ancora contagiare, ma non in modo grave.

Inizialmente agisce la prima linea di difesa del vaccino, poi opera la retroguardia dei linfociti allenati a combattere. "In pratica – continua Filaci – queste cellule si comportano come chi sa riconoscere una persona da 20 dettagli del viso". Così i cambiamenti di Sars-Cov2 rappresentati dalle varianti non sono sufficienti a ingannare il sistema immunitario. Morale: "La dose booster si conferma il metodo migliore per richiamare alla lotta altre cellule T di memoria rafforzando le nostre difese".

g.ros.