Venerdì 19 Aprile 2024

Perde la mamma nel naufragio, il piccolo Ismaele coccolato dai poliziotti a Lampedusa

Sei mesi di vita, inconsolabile: gli agenti e i sanitari si prendono cura di lui mentre si cercano i parenti. Gara di solidarietà per l’affido

Il piccolo coccolato dai poliziotti a Lampedusa (Ansa)

Il piccolo coccolato dai poliziotti a Lampedusa (Ansa)

Lampedusa, 29 aprile 2023 – Strappano un sorriso le foto del piccolo Ismaele tra le braccia dei    poliziotti. Il neonato di circa 6 mesi, scampato a un naufragio la notte passata, è ora al sicuro a Lampedusa. Ma la tenerezza è poca cosa di fronte all’angoscia che quelle stesse immagini suscitano. Ismaele non ha più la mamma, finita in mare e mai più riemersa. E al momento ha solo gli agenti e i sanitari dell’isola, che pure abituati a gestire con il massimo della delicatezza queste situazioni, non possono colmare l’enorme vuoto. In queste ore l’hanno riempito di coccole: il bimbo piangeva disperato di fronte a visi sconosciuti. Forse sta mettendo i dentini e aveva dolore. 

Il pianto inconsolabile

"Stanotte abbiamo fatto grandi passeggiate, era inconsolabile", racconta Giovanna Vassallo, medico del Poliambulatorio di Lampedusa, già innamorata del piccolo paziente. "E' di una bellezza straordinaria”.

Ismaele è arrivato al Poliambulatorio accompagnato dai colleghi del Cisom e da un militare della Guardia costiera intorno a mezzanotte e mezza e qui è stato accolto da Giovanna, che insieme alla collega Veronica Billeci, a un operatore dell'hotspot e alla moglie lo hanno accudito per tutta la notte. "Il piccolo stava bene, la prima visita della pediatra ha escluso problemi di salute". Ma di attaccarsi al biberon proprio non voleva saperne. "La mamma lo allattava al seno – dice Giovanna  –, con il latte artificiale abbiamo avuto grandi difficoltà". Cullato tra le braccia amorevoli di medici e infermieri del Poliambulatorio, per tutta la notte il neonato ha continuato a piangere. "Si svegliava di soprassalto”, disperato.

Fra le braccia dei poliziotti 

Con la luce del giorno arriva il turno dei poliziotti. Il vice questore aggiunto Francesco Sammartino, funzionario di turno della Questura di Agrigento all'hotspot di contrada Imbriacola, compra latte, pannolini, un paio di giochini per neonati e una crema per le gengive, mentre i colleghi intrattengono il piccolo cercando di distrarlo.

Nel frattempo si cerca di capire se tra i 46 sopravvissuti al naufragio, soccorsi ieri sera in area Sar dalla Guardia Costiera, vi sia un parente di Ismaele. Che però, per il momento non si sarebbe fatto avanti.  La madre è fra i tre migranti dispersi dopo che il natante di sette metri su cui vaggiava col figlio si è ribaltato ed è colato a picco.

Gara di solidarietà per l’affido

Del caso è stata informata anche la Procura dei minorenni presso il tribunale di Palermo. E subito è scattata la gara di solidarierà. I servizi sociali del Comune di Lampedusa sono stati contattati dalla referente di Save the Children che opera a Lampedusa e si occupa anche di minori non accompagnati. E sono tante le disponibilità che stanno arrivando. Fra queste, quella immediata è stata di una donna, medico in servizio al pronto soccorso di Lampedusa, che si è detta pronta a prenderlo in affido.