Giovedì 3 Ottobre 2024
GABRIELE MORONI
Cronaca

Neonati sepolti nella villetta degli orrori, Chiara Petrolini: "Ho seppellito anche l’altro"

La studentessa 22enne è accusata di omicidio: nell’interrogatorio ha indicato il luogo esatto dove cercare il corpicino. La madre del fidanzato: "È stato sentito e scagionato. È il papà del secondo figlio? Molto probabile"

Traversetolo (Parma), 18 settembre 2024 – Avrebbe confessato di avere sotterrato anche il secondo neonato. Una confessione che sarebbe venuta dopo che dalle indagini dei carabinieri del Ris era emersa la ricerca fatta dalla ragazza su Google con la scritta "Come partorire il secondo figlio". Ecco gli scavi, praticamente a colpo sicuro, nel giardino della villetta bifamiliare di Traversetolo, e il secondo ritrovamento.

Ecco il motivo del nuovo sopralluogo, dei nuovi scavi nel pomeriggio di ieri, alla ricerca di altre ossa. Lei verrà nuovamente interrogata in Procura a Parma e forse, allora, dirà il perché. Lei, Chiara Petrolini, 22 anni, studentessa di giurisprudenza, scout, oratoriana, ben inserita nella comunità, baby sitter di fiducia di molte famiglie, dirà come sia riuscita a nascondere per tanto tempo il suo doppio segreto e come sia diventata protagonista, in solitudine, di questa tragedia. Nessun aiuto da parte di altri, nessuna complicità, nessuna confidenza: almeno questo, nella fosca tragedia del Parmense, è un elemento certo.

A sinistra, nel tondo, Sonia Canrossi, madre del fidanzato di Chiara Petrolini (a destra), 22 anni, accusata di omicidio
A sinistra, nel tondo, Sonia Canrossi, madre del fidanzato di Chiara Petrolini (a destra), 22 anni, accusata di omicidio

Chiara è indagata per omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Un neonato partorito attorno al nono mese, seppellito nel giardino della villetta in via Baietta, nella frazione Vignale, dissotterrato il 9 agosto grazie dopo essere stato rivelato dallo scavare di un cane, accanto a un’aiuola. E qui è venuta la confessione di essersi autoindotta al parto in bagno, il 7 agosto, di essere poi uscita con le amiche, di essere partita per New York, due giorni dopo, con i genitori.

I resti di un altro bambino, venuto al mondo un anno fa, anche questo alla 40esima settimana di gravidanza, esumato nello stesso giardino il 13 settembre. Sono in corso esami per risalire al Dna, affidati al Ris di Parma, mentre l’analisi delle ossa è stato affidato al Labanof, il Laboratorio di antropologia e odontologia forense di Milano. Chiara è indagata a piede libero.

La misura della custodia cautelare sarebbe stata avanzata dalla procura ma respinta dal gip. Questo, però, quando ancora non era stato ritrovato il secondo neonato. La villetta è sotto sequestro. Chiara, i genitori, il fratello avrebbero trovato un alloggio a Parma, dove vive la nonna paterna. La difesa è affidata all’avvocato Nicola Tria, di Reggio Emilia, che dice: "Osserveremo il silenzio più assoluto fino alla conclusione delle indagini".

Ignaro, inconsapevole, sconvolto, Samuel, fidanzato di Chiara e suo coetaneo, è protetto da una spessa, pressoché impenetrabile cortina di riservatezza. Incredulo fino a quando non gli è stata messa davanti la scientifica certezza del Dna: il neonato sepolto nel giardino era suo figlio. Lavora nella fabbrica di materie plastiche del padre, a Traversetolo. Ai cancelli i giornalisti vengono rimbalzati.

Filtrano poche parole del ragazzo: "Non è possibile. Se lo avessi saputo, lo avrei voluto. Era mio figlio".

Sonia Canrossi, la madre di Samuel, gestisce un bar nei pressi del centro di Traversetolo. "L’ho saputo dai giornali e pensavo che non fosse vero". E suo figlio, chiedono i cronisti, come sta? "Sta vivendo un momento surreale. Non riesce a capire per quale motivo sia successa una cosa del genere. Con Chiara si conoscevano dalle elementari, stavano insieme da parecchio tempo, tra alti e bassi".

È stato ascoltato? "Sì, e tolto da ogni tipo di sospetto". Ci sono clienti da servire. I giornalisti arrivano a ondate successive. "Io ho avuto tre figli e non ero mai da sola". Suo figlio può essere il padre anche del secondo neonato ritrovato? "Abbiamo il dubbio. La probabilità è molto alta".

"È stata Chiara a scrivere a mio figlio: ‘Hai visto cosa è successo nel mio giardino?’ Queste sono state le sue parole. Sembra surreale ma non se n’è accorto nessuno. Questa è la verità". Una cosa ripete più volte: "Chiara non può aver fatto tutto da sola, non è possibile".