Nel bosco le file per le dosi take away. Ecco il supermercato della droga

Lo spaccio a cielo aperto nel parco delle Groane è stato smantellato, ma i pusher si sono solo spostati più a sud

Un’operazione anti-spaccio nel parco delle Groane, enorme piazza di spaccio

Un’operazione anti-spaccio nel parco delle Groane, enorme piazza di spaccio

Monza Brianza, 19 luglio 2022 - Trovare droga nei boschi delle Groane è ancora molto facile, anche se la ’geografia’ dello spaccio è un po’ cambiata negli ultimi anni. Quello che era divenuto tristemente famoso come ’Il bosco della droga’, gigantesca piazza di spaccio tra le due stazioni ferroviarie di Ceriano, un tempo seconda solo al boschetto milanese di Rogoredo, sorta di enorme supermercato all’aperto di stupefacenti di ogni tipo, con banchetti improvvisati, adesso risulta "bonificato", come ripete il vicesindaco Dante Cattaneo, che nei suoi dieci anni da sindaco, della guerra agli spacciatori ha fatto un cavallo di battaglia. Il che non significa assolutamente che a Ceriano il fenomeno dello spaccio sia stato debellato. Però da più di due anni lo spaccio nei boschi del Parco delle Groane si è spostato più a sud, frazionandosi in ’micropiazze’, mentre a Ceriano, come nei comuni limitrofi a nord dell’area, il fenomeno prosegue, ma in forma più ’discreta’.

I fantasmi della cocaina: nel bosco della droga a caccia della dose

Non si trovano più gli accampamenti con tende, materassi, sedie e tavolini per chi nel bosco restava operativo addirittura 24 ore su 24. E sono scomparse le processioni di tossidipendenti in fila indiana lungo i binari della linea S9, Saronno-Seregno, quella che attraversa proprio i boschi, principale mezzo di spostamento per i clienti che arrivavano ogni giorno da mezza Lombardia e anche oltre. Qualcuno scende ancora alla stazione Ceriano-Solaro – quelle di Ceriano-Groane e Cesano-Groane sono state chiuse –, qualcuno si incammina ancora verso il bosco, mentre altri preferiscono raggiungere la provinciale Saronno-Monza, in territorio di Solaro, dove hanno anche la possibilità di fare la ’colletta’ fuori da qualche supermercato o dalla farmacia, prima di raggiungere i fornitori che stazionano a bordo parco, nascosti tra le piante. Tra le zone più frequentate c’è quella vicino al deposito degli autobus al Villaggio Brollo, dove si trova la ’Ca’ del Re’, una delle aree più suggestive del Parco, oppure quella della zona industriale Sud, vicino al confine con Cesate, dove pure esiste una stazione ferroviaria ’comoda’ per raggiungere il Parco delle Groane, o più giù ancora, verso Serenella.

A Solaro e scendendo verso sud si sono verificati gli episodi di violenza più gravi degli ultimi mesi: un uomo ferito a colpi di machete, un altro gambizzato, una giovane soccorsa in stato confusionale lungo la strada, probabile vittima di violenza. Tutte vicende legate in un modo o nell’altro al fenomeno dello spaccio. Qui prevale la modalità del ’take away’: scambi rapidissimi denaro-droga, a bordo strada, con l’acquirente che accosta senza scendere dall’auto e il venditore che si affaccia dal bosco solo per qualche secondo, previo scambio di messaggi via WhatsApp. Una tecnica che minimizza anche i rischi in caso di intervento delle forze dell’ordine che pure cercano di monitorare la situazione, ma devono fare i conti con la vastità dell’area boschiva e l’altissimo numero di spacciatori, quasi sempre uomini senza nulla da perdere, irregolari, senza domicilio, a volte loro stessi consumatori.

A farne le spese, in termini di rischio, anche agli automobilisti di passaggio, come succede quotidianamente nei pressi del Crossodromo di Ceriano Laghetto o sulla Sp 119, tra Cesate e Senago, dove capita di trovarsi davanti qualcuno che inchioda e accosta all’improvviso per un rapido scambio. Droga ce n’è e i clienti non mancano, anche tra gli insospettabili, che magari dopo il turno di lavoro in ditta o durante un giro di consegne sul furgone o sul camion, fanno tappa per rifornirsi.

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