"Nei luoghi pubblici solo vaccinati. Vi spiego perché io sto con Macron"

Lo scienziato: la libertà di non farsi iniettare il siero finisce quando si rischia di contagiare altre persone

Il presidente francese Emmanuel Macron

Il presidente francese Emmanuel Macron

Roma, 15 luglio 2021 - C’eravamo illusi di poter ritornare alla normalità attraverso le cosiddette "aperture", che per la verità sono state un po’ troppo generose, mentre potevano essere rapportate alla percentuale di vaccinazioni. Purtroppo la tendenza alla diminuzione nel numero di contagi si è arrestata e siamo attualmente in una situazione di ritorno verso valori che avevamo ritenuto superati. Come noto, ciò è dovuto alla presenza di una variante del virus SARS-CoV-2 ‘delta’, quella proveniente dall’India. Si tratta di una variante più contagiosa delle precedenti che, tuttavia, sembra essere meno aggressiva, in parte anche per il fatto che abbiamo un discreto numero di soggetti interamente vaccinati.

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La decisione ritenuta logica in passato di aumentare le vaccinazioni utilizzando i vaccini disponibili per la prima dose, posticipando la seconda dose, non è risultata vincente. Infatti una sola dose non sembra essere sufficiente a proteggere dalla variante delta, perché la protezione richiede la somministrazione delle due dosi. Purtroppo siamo ancora indietro con le vaccinazioni ed è, soprattutto, preoccupante il fatto che più di due milioni di persone con età superiore ai 60 anni non abbiano ancora effettuato una sola dose del vaccino. Ricordiamo in questo senso che la stragrande maggioranza dei ricoveri in terapia intensiva e la mortalità è avvenuta proprio in questa fascia di età. Rimane quindi molto urgente la necessità di vaccinare gli over 60 e nei limiti dei vaccini disponibili accelerare anche la vaccinazione dei più giovani.

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Contro la necessità di questa velocizzazione sembra essere in aumento il numero delle persone che non vogliono vaccinarsi o che, in molti casi, preferiscono attendere che passi l’estate. Si pone quindi il problema di realizzare politiche e interventi che aiutino gli incerti a vaccinarsi.

In questo senso ha destato eco a livello internazionale la decisione del presidente Macron di richiedere il pass sanitario in qualunque posto siano presenti altre persone, perciò per entrare nei bar, ristoranti, treni, aerei e così via. Non si tratta naturalmente di ledere la libertà, come è stato drammaticamente insinuato da parte di molti, perché non è un obbligo a vaccinarsi, è un obbligo a vaccinarsi solo se si frequentano ambienti in cui vi possono essere persone che rischiano di essere contagiate. In altre parole, la mia libertà di decidere di non vaccinarmi termina quando mi posso infettare e quindi rischio di contagiare altre persone. Staremo a vedere quali saranno le decisioni delle nostre autorità, ma occorre certamente intervenire, se non vogliamo ritornare a livelli di contagio che ritenevamo ormai solo di interesse storico.

di Silvio Garattini, presidente Istituto di ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS