Martedì 16 Aprile 2024

Negata la scorta privata per Harry

LONDRA

Il principe Harry, secondogenito di re Carlo III, si è visto respingere dall’Alta Corte di Londra il ricorso presentato contro il ministero dell’Interno britannico (Home Office) che gli aveva negato il diritto di pagarsi di tasca propria una scorta di polizia – durante le sue visite nel Regno Unito con la famiglia – dopo aver perduto quella garantita di regola a spese dei contribuenti ai soli membri "attivi" della famiglia reale: status a cui il duca di Sussex e sua moglie Meghan hanno dovuto rinunciare a causa dello strappo del 2020.

Dopo il rifiuto del ministero, il principe ribelle aveva dato mandato ai propri avvocati di ricorrere in tribunale. Ma il giudice dell’Alta Corte incaricato di valutare la questione ha rigettato l’istanza come irricevibile, sposando di fatto la motivazione dell’Home Office, secondo cui la polizia potrà dare episodicamente tutela ai Sussex a propria discrezione, ma non può essere autorizzata di prassi a concedere scorte dietro pagamento privato. Il verdetto arriva a pochi giorni dalla denuncia dell’incidente che secondo un portavoce dei duchi sarebbe stato causato a New York la settimana scorsa dall’inseguimento della coppia da parte dei paparazzi. Un incidente tale da ricordare il precedente di Parigi che segnò l’epilogo della vita della principessa Diana.