Mercoledì 24 Aprile 2024

'Ndrangheta, maxi operazione in tutta Italia. I fermi anche a Mantova e Cremona

Il filone principale è partito da Bologna ma anche la procura di Brescia ha emesso dei decreti di fermo di indiziato di delitto. Carabinieri impegnati a Mantova e Cremona

I carabinieri (Foto archivio)

I carabinieri (Foto archivio)

Brescia, 28 gennaio 2015 - Migliaia di carabinieri impegnati nella mattinata in una maxi operazione contro la 'ndrangheta che si è dispiegata in tutta Italia. Il filone principale dell'inchiesta è partito dalla magistratura di Bologna che ha disposto 117 arresti. L'inchiesta coinvolge Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia.

Altri 46 provvedimenti sono stati emessi dalle procure di Catanzaro e Brescia. Impegnati dunque anche i militari dei comandi provinciali di Crotone e Mantova che hanno eseguito, nelle rispettive province e in quelle di Cremona e Verona, i decreti di fermo di indiziato di delitto emessi dalle Direzioni distrettuali antimafia.  Tra gli indagati nella maxioperazione c'è anche il sindaco di Mantova Nicola Sodano di Forza Italia. Sodano sarebbe accusato di favoreggiamento per una vicenda legata ad un appalto in cui è coinvolto un imprenditore arrestato.

IL SINDACO - "Sono serenissimo", è questo l'unico commento filtrato dal primo cittadino, chiuso nel suo ufficio in Comune, dove sono i carabinieri stanno prelevando tutta la documentazione richiesta per le indagini. La vicenda che ha portato al coinvolgimento del sindaco risale a oltre 10 anni fa e riguarderebbe l'appalto o la lottizzazione di terreni per la costruzione di villette attorno al Lago Inferiore. Il progetto non era mai decollato perché già bocciato dalla precedenti amministrazioni di centrosinistra. Ci sarebbero comunque stati strascichi per i ricorsi presentati dall'imprenditore che doveva mettere in cantiere i progetti. 

L'inchiesta, denominata 'Aemilià, è coordinata la procura distrettuale antimafia di Bologna. Le persone arrestate sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, porto e detenzione illegali di armi, intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali di illecita provenienza, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed altro. Tutti reati commessi con l'aggravante di aver favorito l'attività dell'associazione mafiosa.