Giovedì 18 Aprile 2024

’Ndrangheta, la consulente Tattini davanti al giudice: "Non ho mai fatto parte del clan"

La donna ha respinto le accuse. E' stata arrestata nell’ambito dell’operazione Aemilia e accusata di concorso esterno nell’associazione a delinquere di tipo mafioso

Roberta Tattini

Roberta Tattini

Bologna, 30 gennaio 2015 - Roberta Tattini “ha fornito chiarimenti su tutta la vicenda che la riguarda, confidiamo che la sua posizione si possa ridimensionare”. Lo spiega l’avvocato Girolamo Mancino, difensore della consulente finanziaria bolognese arrestata il 28 gennaio e accusata di concorso esterno nell’associazione a delinquere di tipo mafioso con epicentro a Reggio Emilia e legata alla cosca Grande Aracri di Cutro.

Tattini, coinvolta il 28 gennaio nell’operazione antimafia svolta nel nord Italia con oltre 160 arresti, 200 indagati, 189 capi di imputazione e con il coinvolgimento di politici, imprenditori, forze dell’ordine e giornalisti, oltre a beni sequestrati per 100 milioni tra cui un intero quartiere di un comune del Parmense, ha risposto alle domande del gip: "Non ho mai fatto parte del clan, né fornito alcun apporto. Ho solo seguito dal punto di vista professionale alcune pratiche svolgendo perizie bancarie per conto di clienti che si erano rivolti al mio studio", ha dichiarato al giudice. Il legale, quindi, ritiene che non sussisterebbero più i presupposti per la carcerazione e a breve presenterà ricorso al Riesame, probabilmente anche per i beni sequestrati alla professionista.