Sabato 20 Aprile 2024

Nave Ong fa rotta verso la Francia Stop dell’Eliseo: "Vada in Italia"

Migration

Mentre a Bruxelles l’Europa annuncia in pompa magna la (presunta) svolta sulle politiche migratorie, scoppia il caso della Alan Kurdi, la nave della Ong tedesca Sea Eye con a bordo 125 migranti che da giorni vaga in cerca di un porto sicuro, con almeno quattro Stati – Germania, Francia, Malta e Italia – che si rimbalzano le responsabilità. Secondo l’equipaggio della Alan Kurdi, infatti, i tentativi di contattare i Centri di soccorso marittimo di "Italia, Malta, Germania e Francia, nonché il Ministero degli esteri tedesco" non hanno ottenuto "nessuna risposta". La nave ha fatto allora rotta verso Lampedusa, dove però è stato negato il permesso di sbarco.

Fatto sta che la nave ieri mattina ha deciso di fare rotta verso Marsiglia, il porto da dove era partita, che – per bocca del vice sindaco Benoit Payan – era "pronta ad accogliere le persone senza condizioni. Non lasceremo nessuno affogare nel Mediterraneo".

Ma Parigi la pensa diversamente. Prima il portavoce del governo Gabriel Attal e poi il ministero dell’Interno hanno sottolineato che la nave "va accolta nel porto sicuro più vicino". E dunque in Italia. "Negli ultimi due anni – dicono dal ministero – abbiamo sempre garantito solidarietà all’Italia. Siamo al suo fianco con un meccanismo di solidarietà per farci carico degli sbarchi, le chiediamo quindi di rispondere favorevolmente alla richiesta fatta dall’Ong di sbarcare nel porto sicuro più vicino".

Per ora però dall’Italia non è arrivata alcuna risposta. Nel frattempo la Alan Kurdi è già con la prua a nord e, dopo essersi lasciata la Sicilia alle spalle, punta dritto le bocche di Bonifacio.