Venerdì 19 Aprile 2024

Natura 2000 +20: le "buone pratiche" per la tutela del mare

Tre casi: energia pulita da fonti rinnovabili, pulizia dei fiumi dalle plastiche prima che sfocino nel mare, diritto all’acqua potabile, soprattutto nelle isole minori, con navi dissalatrici. Pecoraro Scanio: “La tutela degli ecosistemi marini non è un impegno stagionale. Occupiamoci del mare e degli oceani sempre. Il polmone blu è fondamentale per la vita e la regolazione climatica del Pianeta”.

Alfonso Pecoraro Scanio

Alfonso Pecoraro Scanio

ROMA - “La tutela del mare è una priorità quattro stagioni. È importante l'impegno delle istituzioni, delle associazioni e delle imprese per diffondere una consapevolezza del rispetto delle normative europee, come Rete Natura 2000, per la difesa della biodiversità. Le best practice presentate vanno nella direzione di mitigare gli effetti di un’azione antropica sempre più intensa nei nostri mari ed oceani mirando al rispetto degli ecosistemi marini e della flora e della fauna che li popolano, a partire dai cetacei e dall’avifauna che li sorvola lungo le rotte migratorie”.  Lo ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, in occasione dell'evento “Natura 2000 +20: le best practice del mare. A 13 anni dal decreto ministeriale 184/2007” che si è svolto in diretta streaming phygital, promosso da Fondazione UniVerde, Marevivo, LIPU – Birdlife Italia, SOS Terra Onlus con la main partnership di Renexia e in collaborazione con TeleAmbiente, Agenzia di Stampa Italpress, Comin & Partners, Castalia, Marnavi.

L'evento è stato occasione per celebrare i tredici anni del decreto ministeriale 184/2007 che istituì la ‘Rete Natura 2000’. Il decreto, firmato dall’allora Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, ha dato forza in Italia alla tutela della biodiversità di flora e fauna nelle Zone Speciali di Conservazione (ZPC) e nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e oggi è fondamentale per la tutela delle aree di pregio del Mare Nostrum, anche attraverso il riconoscimento delle più rilevanti Important Marine Areas.

Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo, ha spiegato: “Plastica, reti fantasma, batterie esauste e pneumatici fuori uso rilasciati a mare costituiscono una seria minaccia per la vita marina. Bene gli interventi di rimozione ma in contemporanea bisogna fare leggi e campagne di sensibilizzazione sul tema complesso dei rifiuti o le conseguenze sugli ecosistemi marini saranno irreparabili. Sul tema della transizione verso l’energia pulita e la sostenibilità ambientale, abbiamo lanciato il Premio ‘Sole, Vento e Mare’ per il miglior progetto di produzione energetica da fonti rinnovabili nelle isole minori e nelle Aree Marine Protette, caratterizzato da una particolare attenzione al miglioramento delle qualità ambientali e al rispetto del paesaggio”.

A sua volta, Alessandro Polinori, Vicepresidente di LIPU – BirdLife Italia, ha dichiarato: “Tra gli uccelli selvatici, le specie marine sono il gruppo più minacciato, quello che negli ultimi decenni ha subito il più rapido declino. Dal disturbo alla distruzione degli habitat, dalle catture accidentali con reti alla plastica, sino ai cambiamenti climatici. Sul tema delle catture accidentali stiamo lavorando ad un progetto internazionale, mentre urgente risulta essere la designazione come ZPS in ambiente marino delle Important Bird Areas, da noi individuate per la conservazione della popolazione italiana di Berta maggiore. Fondamentale poi è l'attività di educazione ambientale”.

Sulla stessa linea Roberto Danovaro, Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn Napoli, con un messaggio:  “Il Recovery Plan offre un'occasione straordinaria per un rilancio della crescita blu sostenibile per lo sviluppo del Paese. L'Italia ha il dovere di trasformare i suoi mari, il 15% del Mediterraneo, in un'occasione di rilancio”.

Nell'ambito dell'appuntamento sono stati presentati alcuni progetti innovativi con l'intento di promuovere la conoscenza e favorire la diffusione di buone pratiche che possano stimolare una vera transizione verso l'economia circolare sostenibile, la produzione di energia da fonti rinnovabili e impianti rispettosi degli ecosistemi, un approvvigionamento idrico di qualità e sostenibile nelle isole minori.

Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia SpA, Main partner dell'evento, ha sottolineato che “la società, tramite la sua controllata US Wind, ha messo a fattor comune le best practice di utilizzo di equipment offshore e le ha tradotte in protocolli di intesa/procedure con l’ente federale americano che gestisce energia in mare (BOEM). Auspicio di Renexia SpA è che esse vengano diffusamente utilizzate anche nei futuri progetti dell’area mediterranea che coinvolgano il mare, non necessariamente legati al mondo delle rinnovabili, ma per tutte le infrastrutture che riguardino l’elemento marino”.

Lorenzo Barone, Direttore Tecnico di Castalia Consorzio Stabile S.C.p.A., ha presentato il sistema per la raccolta selettiva dei rifiuti presenti nei corsi d’acqua. Tale sistema è stato testato con numerose sperimentazioni sui fiumi Sarno, Tevere e Po ed è attualmente installato sul fiume Platani, in provincia di Agrigento. È costituito da barriere galleggianti che permettono di intercettare le macroplastiche, accumulandole in un’area specifica dalla quale vengono successivamente raccolte mediante un mezzo nautico di limitate dimensioni e depositate in appositi contenitori di stoccaggio.

Domenico Ievoli, Presidente di Marnavi, ha presentato il primo dissalatore mobile marino, approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del programma europeo “Horizon 2020”. Senza danneggiare l’equilibrio ecologico marino-costiero, è capace di rifornire i territori insulari e costieri, anche in condivisione tra loro, dei quantitativi d’acqua potabile adeguati ai reali fabbisogni delle comunità, con continuità di verifica della potabilità. Garantisce l'ecosostenibilità del processo rilasciando il refluo ipersalino in movimento, lontano dalle coste, evitando impatti sul biota marino costiero.

L'evento, in collegamento dalla Sala Mastai del Palazzo dell'Informazione in Roma (Piazza Mastai, 9), è stato trasmesso in diretta streaming sulle Pagine Facebook di Fondazione UniVerde, Marevivo, SOS Terra Onlus, TeleAmbiente e in diretta televisiva su TeleAmbiente, sui canali Ch. 78 (Lazio e Umbria) e Ch. 812 (Lombardia) del digitale terrestre.