Covid, Ricciardi: "Natale? Sobrio e con poche persone"

Zampa: "Festeggiamenti saranno solo tra familiari di primo grado". Il consulente del ministero della Salute: "Ipotesi di un lockdown generalizzato non è ancora scongiurata"

Walter Ricciardi

Walter Ricciardi

Roma, 12 novembre 2020 - Manca poco più di un mese al 25 dicembre, che si prospetta "un Natale di estrema prudenza". Salta il cenone, perchè, come ha spiegato  Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, intervenendo su Sky Tg24, l'imperativo resterà valido anche nei giorni di festa: niente assembramenti, "la circolazione del virus purtroppo è ancora intensa". "Sarà un Natale con i propri cari - ha proseguito Ricciardi -, sapendo che hanno adottato a loro volta dei comportamenti saggi, perchè, se questo non succede, nel momento in cui entra in casa una persona che ha il Covid lo trasmette a tutti". Sul punto è intevenuto anche il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, che su Rai Radio 1 ha aggiunto: "Un Natale tranquillo significherà non sentire le sirene delle ambulanze ma i festeggiamenti saranno solo tra familiari di primo grado, per contenere e mitigare il più possibile il contagio".

Coronavirus, il bollettino del 12 novembre

Gimbe, i dati del monitoraggio: "Rivedere i criteri"

image

Intanto, "l'ipotesi di un lockdown generalizzato non è ancora scongiurata", ha rimarcato Ricciardi. E la leggera flessione dell'indice di positività "speriamo tutti che sia una buona notizia", ma "per essere certi dobbiamo aspettare, perchè le misure che sono state introdotte una settimana fa e quelle che sono state rafforzate pochi giorni fa, per dare degli effetti stabili bisogna valutarle dopo due settimane". In molte regioni, infatti, "la situazione sta peggiorando, in altre è stabile. E noi dobbiamo, nelle regioni che stanno peggiorando, arrestare questo peggioramento e nelle regioni che sono stabili invertire la curva e farla diminuire - ha continuato -. Soltanto quando saremo certi che questo avviene allora potremo trarre delle conclusioni. Però tutti quanti stiamo cercando di evitare il lockdown nazionale, di elaborare delle misure proporzionate alla circolazione del virus".

Campania zona rossa, venerdì la decisione del Governo

Uno spiraglio di luce si vedrà forse solo con il vaccino anti-Covid, che "non sarà la bacchetta magica, ma sarà un importante contributo", a cui "stiamo lavorando", ha assicurato il professore. "C'è una squadra coordinata dal professor Rezza che sta studiano il piano più adeguato alla nostra realtà". Alcuni Paesi, ha spiegato infatti il professore, "hanno dei piani nazionali perché la responsabilità è nazionale": ad esempio "la Gran Bretagna, che non fa parte dell'Unione europea, però è un Paese efficiente dal punto di vista degli acquisti, i vaccini antinfluenzali li ha comprati nel dicembre del 2019. Noi invece abbiamo le Regioni e dobbiamo fare un piano che contemperi questa frammentazione. E lo dobbiamo fare in maniera consensuale. Quindi noi siamo svantaggiati nella rapidità decisionale, ma ci stiamo lavorando".

"Noi ragazzi, gli unici davvero in lockdown". Anita: fateci tornare in classe

Sulle tempistiche, "le aziende che hanno fatto i proclami ci devono ancora mandare i dati ufficiali, ma siamo fiduciosi: arriveranno probabilmente nel 2021 uno o forse due vaccini e sarà un passo importantissimo". Quando il vaccino ci sarà "proteggeremo prima il personale sanitario e poi, se i dati sono sicuri, proteggeremo le persone fragili e eviteremo a tanti anziani di morire. Poi vaccineremo tutti quelli che si vogliono vaccinare - ha concluso Ricciardi -. Con questo virus conviveremo ancora per molti anni, ma non significa che non potremo tornare a fare una vita normale se al vaccino affianchiamo il nostro comportamento saggio".