Mercoledì 24 Aprile 2024

Natale all’insegna della prudenza I regali sotto l’albero crescono (poco)

Consumi per 110 miliardi a dicembre, ma il calo per i doni dal 2009 è del 36%

Migration

La voglia di festeggiare pienamente dopo due anni di pandemia è forte, ma anche quest’anno prevarrà la prudenza nei consumi natalizi delle famiglie italiane: 110 miliardi di spesa in tutto a dicembre (inclusi affitti, utenze e servizi), secondo Confcommercio, circa 10 miliardi in meno del 2019. Per i regali la spesa a testa sarà di circa 158 euro a fronte dei 164 del 2019 e ben lontano dai numeri del 2009: il calo è del 36%. Nel complesso si spenderanno 6,9 miliardi rispetto ai 7,4 miliardi dello scorso anno, con l’inflazione e i rincari delle bollette che rischiano di ridurre ulteriormente la quota di tredicesima destinata ai doni.

A sottolineare i timori dei consumatori, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli (nella foto), che chiede di accelerare sul taglio delle tasse: "Per rilanciare la fiducia occorre accelerare il previsto taglio delle tasse, a cominciare da Irpef e oneri contributivi a carico delle imprese". Timori condivisi dal Codacons, secondo cui a parità di volume dei consumi, gli italiani quest’anno potrebbero spendere per le feste 1,6 miliardi in più rispetto al 2019 a causa della crescita dell’inflazione. Secondo i consumatori solo per il tradizionale cenone e pranzo di Natale le famiglie si ritroveranno a spendere 100 milioni di euro in più rispetto al 2019, a causa della crisi delle materie prime (farine, oli, burro) e dei maggiori costi di trasporto.

Per regali e addobbi per la casa la maggiore spesa determinata dagli aumenti dei prezzi al dettaglio sarà di circa 375 milioni di euro (+5% sul 2019), mentre per la ristorazione occorrerà spendere circa 8,4 milioni di euro in più (+3,1%)e per vacanze e spostamenti addirittura il conto potrebbe salire di oltre 1,1 miliardi di euro rispetto al 2019 (+10%).