Natale ai tempi della crisi Caccia all’ultima offerta Il budget cala a 100 euro

Secondo Coldiretti-Ixé 8,5 milioni di persone compreranno i regali in queste ore. Due terzi degli italiani non spenderanno più di 200 euro. Resistono i mercatini

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di Giovanni Rossi

Festeggiano quasi tutti. Acquirenti ed esercenti. O almeno ci provano. Il Natale 2022, con il Covid che non spaventa più (e pazienza se l’influenza gira), promuove un’intima liturgia dei consumi. Una tradizione che rincuora ma che è come una pausa nella lunga notte che tutto il mondo sta vivendo, tra guerre, rivolte ed emergenze multiple: dall’inflazione al caro energia, dai rovesci del clima agli agguati della povertà. Non a caso un italiano su quattro non parteciperà allo shopping per mancanza di risorse. Gli altri fanno e faranno il meglio che possono. Come da copione.

In meno di cento ore, quelle che mancano alla celebrazione più sentita, sciami di compratori categoria ’ritardatari’ – non pervenuti a Black Friday e Cyber Monday – invaderanno le piazze del commercio. A caccia del regalo giusto, tendenzialmente perfetto e al miglior prezzo. Il mercato strizza l’occhio ai residui risparmi delle partite Iva e alle tredicesime dei dipendenti. Secondo Coldiretti-Ixe, la trama è già scritta: 36% delle tredicesime per pagare bollette, rate mutui e finanziamenti, Imu, Tari e tasse varie; 35% per sponsorizzare le gioie natalizie a tavola e sotto l’albero (5,2 miliardi di euro, secondo Confesercenti). Balla ancora un 29% di tesoretto. Destinato ai tempi bui? Le vie dello shopping sono fisiche, elettroniche, infinite, e potrebbero promuovere slanci improvvisi. Vedi alle voci viaggi e neve.

I devoti agli affaretti dell’ultima ora ammontano (sempre secondo Coldiretti-Ixé) a 8,5 milioni. Previdenti e ritardatari spenderanno in media cifre simili. Per il budget natalizio si va dai 177 euro stimati da Coldiretti-Ixé ai 197 elaborati da SwgIpsos per Confesercenti e ai 212 rilanciati da Altroconsumo. Il 42% degli italiani (ancora Ixè) conterrà il proprio budget sotto i 100 euro, mentre il 30% arriverà a 200 euro e il 15% a quota 300. L’elite dei più fortunati si divide tra un 8% che spenderà tra 300 e 500 euro, un 2% che toccherà quota 1.000 e una ristretta minoranza (l’1%) che supererà i 2.000 euro. Il 2% degli italiani intenzionati ad acquistare regali non ha ancora deciso a quale categoria iscriversi. C’è tempo, in fondo mancano ancora quattro giorni, un’eternità per le seduzioni da vetrina o dei mercatini tipici ai quali, secondo Altroconsumo, il 53% degli italiani farà almeno una visita. I conti? A fine anno, ma i sondaggi più autorevoli concordano su una spesa natalizia inferiore a quella 2021 – tra il 7 e il 20% a seconda degli istituti – soprattutto a causa dei morsi dell’inflazione e delle incognite sui prezzi di luce e gas.

Il podio merceologico dei regali 2022 offre un campionario di previsioni differenziate. Il Codacons attribuisce il primo posto ad abbigliamento e accessori moda, il secondo ai prodotti enogastronomici, il terzo ai giocattoli. Anche l’Unione nazionale consumatori svela la sua graduatoria, frutto non di sondaggi ma di elaborazioni su dati Istat. Vincono i giocattoli, davanti agli elettrodomestici (macchine da caffè espresso, tostapane, rasoi, aspirapolveri, radiosveglie, videocamere, tv) e ai prodotti per la cura della persona (come profumi, cosmetici, creme viso-corpo, trucchi, essenze). A sorpresa starebbero fuori dal podio le dotazioni informatiche (cellulari, computer, tablet, e-book reader, stampanti, giochi elettronici) e addirittura fuori dalla top ten i prodotti enogastronomici, segnati dai rincari.

Ogni Natale ha i suoi regali-icona. Per le donne quest’anno sono di gran moda le calzature Friulane di velluto (un po’ ciabatte un po’ ballerine). Tra le ragazze ’spaccano’ i pantaloni Cargo, da combattimento e con tasconi, modello simbolico di tempi difficili. Tra i ragazzi spopolano gli zainetti tecnici pluri scomparto dove far convivere computer, cuffie surround, indumenti da palestra e magari il necessario per la pausa pranzo. I macchinari elettrici fai-da-te per la pulizia del viso, per stimolare la produzione di collagene e trattare le rughe sembrano fatti apposta per mettere d’accordo tutta la famiglia. E su pigiami e maglioni torna fortissimo Snoopy, ripescato direttamente dagli anni Settanta. Altra epoca di crisi energetica, a ben vedere.