Natale 2020, Gimbe: "Allentare le misure? Conseguenze molto gravi"

Il monitoraggio della fondazione sul Coronavirus in Italia dall'11 al 17 novembre. Primo rallentamento nella crescita dei contagi. Ma picco di decessi: +42% in 7 giorni. Focus sulla Puglia: nuovi casi +32,7% in una settimana

Coronavirus, trend settimanale dei nuovi casi (Fondazione Gimbe)

Coronavirus, trend settimanale dei nuovi casi (Fondazione Gimbe)

Roma, 19 novembre 2020 - L'analisi della Fondazione Gimbe sul Coronavirus in Italia nella settimana dall'11 al 17 novembre. Gli esperti sottolineano che si vede un primo rallentamento nella crescita dei contagi Covid, ma resta esponenziale l'incremento dei decessi, che aumenta del 41,7%: sono stati infatti 4.134 rispetto a 2.918 della settimana precedente. Nel monitoraggio si evidenzia che "tale incremento è destinato ad aumentare nelle prossime settimane, perché l'effetto delle misure riduce prima gli indici di contagio, poi i ricoveri e le terapie intensive, e solo da ultimo i decessi". Nella settimana in questione si vede una stabilizzazione dell'incremento dei nuovi casi, che sono 242.609 rispetto ai 235.634 (+24,4%) della settimana precedente, a fronte di una lieve riduzione dei tamponi (854.626 rispetto a 872.026, ovvero -2%). Sul fronte degli ospedali, si registra un ulteriore incremento dei ricoverati in reparto (33.074 rispetto a 28.633, +15,5%) e in terapia intensiva (3.612 rispetto a 2.971, +21,6%).

Coronavirus, il bollettino del 19 novembre

L'avvertimento sul Natale

"Le misure di contenimento - spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - non hanno appiattito la curva dei contagi, che continua a salire, seppure con velocità ridotta, analogamente a quella dei ricoverati e delle terapie intensive. Il contagio, in sostanza, è come un'automobile che, dopo avere accelerato la corsa per settimane, ora viaggia ad una velocità molto elevata ma costante". Infatti, se nell'ultima settimana l'incremento percentuale dei nuovi casi passa dal 31% al 24,4%, questi sono comunque aumentati di 242.609 unità rispetto alla settimana precedente. Il risultato è che i pazienti Covid "stanno progressivamente 'cannibalizzando' i posti letto di altri reparti", limitando la capacità di assistere pazienti con altre malattie. In questo scenario, conclude, "ipotizzare un allentamento delle misure con l'obiettivo di salvare il Natale, rischia di avere conseguenze molto gravi, in termini di vite umane". Ieri Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico intervenendo a Porta a Porta, ha detto che dopo il 4 dicembre "i negozi e i ristoranti potranno probabilmente ritornare ad una seminormalità se rispetteranno quelle regole. Sarà una quasi normalità, non un liberi tutti".

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Focus sulla Puglia

Dall'11 al 17 novembre, in Puglia i nuovi contagi da Coronavirus sono aumentati del 32,7%, oltre la media nazionale del 24,4% e il rapporto positivi/tamponi è aumentato sino al 26,1% (media italiana pari al 28,4%), un test su quattro, quindi, risulta essere positivo. Gimbe segnala che al 17 novembre, ci sono 660 casi attualmente positivi ogni 100mila residenti, ma è l'occupazione dei posti letto negli ospedali a preoccupare: nelle terapie intensive il 41% dei posti è occupato da pazienti Covid; nel resto dei reparti di Medicina, il tasso di occupazione è del 43%, ben oltre la soglia 'critica' del 30% fissata dal ministero della Salute.