Napoli, crolla pezzo di cornicione: morto negoziante

L'uomo colpito alla testa dalle pietre. Residenti allontanati per precauzione. Cinque anni fa incidente analogo. Polemiche sul degrado

L'edificio dal quale si è staccato un pezzo di cornicione (Ansa)

L'edificio dal quale si è staccato un pezzo di cornicione (Ansa)

Napoli, 8 giugno 2019 - Tragedia in centro a Napoli, il titolare di un negozio di abbigliamento della centralissima Via Duomo, ai Tribunali, è morto dopo essere stato colpito alla testa dalle pietre che si sono staccate dal cornicione di un balcone situato al quinto piano.

L'imprenditore, Rosario Padolino, 66 anni, in quel momento si trovava sul marciapiedi, sul lato esterno del palazzo, ed è stato investito in pieno dalla 'grandinata' di laterizi, che un ingegnere ha stimato nell'ordine di quattro o cinque quintali. Secondo testimoni sul posto, la parete interessata al crollo aveva già dato segni di cedimento in passato, tanto che era ingabbiata con tiranti e cinghie di contenimento. Nell'edificio erano previsti ulteriori interventi di messa in sicurezza. Le pietre, nel venire giù, hanno sfondato la rete di protezione che avrebbe dovuto trattenere i massi in caduta, barriera che non ha retto all'impatto.

Trasportato in coma al pronto soccorso, l'esercente vittima dell'infortunio è morto poco dopo senza mai riprendere conoscenza. La strada è stata subito sgomberata e transennata mentre i vigili del fuoco e i carabinieri eseguivano i accertamenti. I tecnici hanno allontanato per precauzione trenta famiglie residenti nel complesso edilizio in condizioni fatiscenti. Sul posto sono giunti subito il pm Giorgia De Ponte e il procuratore aggiunto di Napoli, Nunzio Fragliasso. La Procura ha disposto il sequestro cautelativo della facciata dello stabile autorizzando l'amministratore del condominio a far eseguire immediatamente i lavori sulle parti in rovina. Una volta completata la manutenzione, installate nuove misure di protezione, forse già lunedì, potranno rientrare nelle loro abitazioni i residenti allontanati, tra i quali anche due malati in condizioni di infermità. 

Vigili del fuoco scortano i passanti in centro a Napoli (Ansa)
Vigili del fuoco scortano i passanti in centro a Napoli (Ansa)

Cinque anni fa sempre a Napoli un ragazzo di 14 anni, Salvatore Guidano, era morto in maniera analoga, colpito da un fregio staccatosi dalla monumentale Galleria Umberto I in via Toledo. Una vicenda che a suo tempo accese polemiche sulla scarsa manutenzione degli edifici degradati del centro storico.

Sul web la disperazione di Grazia Ragozzino, moglie del commerciante morto a Napoli. "L'amore se ne è andato in cielo e non mi ha salutato", ha scritto la donna su facebook. "Non ci credo, sono disperata", afferma, mentre si susseguono le manifestazioni di solidarietà e affetto da parte degli amici increduli per l'accaduto. Padolino, conosciuto tra i commercianti della zone, era stato promotore negli anni di iniziative di valorizzazione dell'area.

"Gli tenevo il braccio, che era fratturato, e gli faceva male, ma lui mi rispondeva e non pensavo che potesse morire". Luca Rosolio, giovane titolare di una merceria di via Duomo, che si trova a 50 metri dal luogo del crollo del cornicione nel quale è morto il commerciante Rosario Padolino, racconta gli ultimi momenti di vita del 66enne. Con lui c'era un altro commerciante, Maurizio Palma, vicepresidente del comitato dei residenti. "Aveva una ferita alla testa, apparentemente superficiale, che aveva anche smesso di sanguinare prima che arrivasse l' ambulanza", aggiunge. "All'inizio era cosciente - racconta Palma - ma a un certo punto il nostro amico ha perso la lucidità".