Giovedì 25 Aprile 2024

Naomi, mamma record a 51 anni "Questo è il mio amore più grande"

La modella inglese ha rivelato sui social la nascita della figlia. La gioia di Donatella Versace: "Sono diventata zia"

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di Viviana Ponchia

Ha sempre detto di non essere preoccupata da un numero e di essere in pace con l’età. In un’intervista di qualche anno fa alla domanda di rito sulla maternità rispondeva: "Penso continuamente ad avere dei bambini. L’adozione? Ho pensato anche a quella. Ma oggi, con i progressi che ha fatto la scienza, sono convinta di poterne avere uno quando voglio". Ecco fatto. A sorpresa, a pochi giorni dal suo cinquantunesimo compleanno, Naomi Campbell annuncia di essere diventata mamma.

Lo fa con una foto su Instagram: la sua mano attorno ai piedini di una bimba. E alla platea mondiale fornisce una tenera spiegazione che non spiega niente: "Una piccola e bella benedizione mi ha scelto come sua madre. Sono onoratissima di avere quest’anima gentile nella mia vita. Non ci sono parole per descrivere il legame che ora condivido con te angelo mio. Non esiste amore più grande".

Tutte le domande che seguono, irrispettose di una vaghezza che fa un po’ a pugni con la notifica via social, vanno rispedite al mittente: alla fine ha prevalso l’ipotesi adozione? La scienza ha vinto sull’età? E se ha vinto la scienza, c’è un padre? Bisogna congratularsi e accontentarsi del mistero, preparati a tutto. La Venere nera delle passerelle, alias pantera, mai sposata, a sua volta figlia di madre single, ha sempre preso tutti in contropiede.

Agli exploit delle mamme attempate siamo abituati. Brigitte Nielsen nel giugno 2018 ha dato alla luce a 55 anni la sua quinta figlia grazie agli ovuli che aveva fatto congelare quattordici anni prima. Janet Jackson è diventata mamma a 50, Carmen Russo a 53, Gianna Nannini a 56.

Ma adesso alle prese con i pannolini c’è lei, l’inarrivabile enigma che ora piange sulle condizioni degli orfani in Kenya ora provoca ammettendo di fare spesso a meno delle mutande, "specie quando fa caldo e indosso un vestito a fiori". Il mondo è in fermento, specie il suo. Lo stilista Marc Jacobs lancia uno stupefatto "Oh my God", festeggiano Eva Herzigova e Rita Ora, Donatella Versace esulta: "Sono diventata zia".

E Valerie, la mamma, si dice felice di essere diventata finalmente nonna di un fenomeno antropologico entrato nel regno della mezza età con le stratosferiche gambe dei vent’anni. Stiamo parlando di una leggenda vivente: nipotina ad honorem di Mandela, musa di Gianni Versace, quattro volte protagonista del calendario Pirelli, il corpo dalle proporzioni auree magnificato nel libro fotografico The art of beauty. All’età in cui tante colleghe accettano di sdraiarsi sul divano del tempo la Campbell continua a surfare nella vita: fa l’attrice, l’attivista per i diritti delle minoranze, l’intervistatrice.

Il passato è passato, con le sue intemperanze, i soggiorni in rehab e la condanna ai lavori socialmente utili. In archivio sono finiti anche gli uomini, dal produttore Quincy Jones che sostituì il padre mai avuto agli altri della lista riferiti solo per dovere di cronaca e in ordine sparso: Mike Tyson, Joaquìn Cortés, Adam Clayton degli U2, Matteo Marzotto, Flavio Braitore, Puff Daddy, Leonardo Di Caprio, Robbie Williams, il pilota Lewis Hamilton, il magnate russo Vladislav Doronin e il giovanissmo Lyam Payne degli One Direction.

Ora la piccola senza futuro nata il 22 maggio 1970 nei quartieri poveri di Londra non fuma, non beve, mangia una sola volta al giorno, non fa sport e ha smesso di considerare l’amore una priorità. Recita, canta, scrive, arriva a raccogliere fondi in caso di uragani. Dei bambini si è innamorata in Kenya proprio grazie a Briatore e fu Mandela a pregarla di non piangere mai davanti a loro: "Ma come potevo: erano lacrime di felicità".