Martedì 16 Aprile 2024

Nadia Toffa, lacrime e cordoglio: "Sei una di noi"

Folla a Brescia alla camera ardente della conduttrice tv uccisa a quarant'anni da un tumore

Nadia Toffa in una foto su Instagram

Nadia Toffa in una foto su Instagram

Brescia, 15 agosto 2019 - Una fila lunghissima di persone, anche ieri. Amici, ex compagni di scuola, gente che non la conosceva personalmente, colleghi, volti noti della televisione, hanno varcato la soglia del teatro Santa Chiara in centro a Brescia per salutare la «iena» Nadia Toffa, martedì strappata alla vita a 40 anni da un tumore. Nadia ha perso la sua battaglia contro il male che aveva visto come un «dono» e aveva combattuto a colpi di sorrisi e incoraggiamenti dispensati sui social, ma ha vinto quella chel’ha portata a battersi innumerevoli volte per le ingiustizie subite dalle persone comuni, persone che ora la considerano una parente.

«Era una di famiglia. La guardavo e vedevo una di noi» racconta una signora davanti alla bara bianca esposta sul palco, su cui era distesa una maglietta con il logo delle Iene e la scritta «Nadia sarai sempre nei nostri cuori». Ornella, giovane arrivata dal Trentino per salutarla, nutriva per lei una tale ammirazione da essersi tatuata sul braccio sinistro la sua firma. Sono molti i giovani che si sono messi in coda per testimoniare affetto a quella donnina d’acciaio piena di dignità, capace pure di lasciare il fidanzato che non la sosteneva nel duro calvario contro il cancro. «L’avevo incontrata per strada anni fa e le avevo chiesto un autografo, poi me lo sono tatuato. Avevo una grandissima stima di lei. È stata un esempio di forza e di combattività. Ho apprezzato molto la sua scelta di raccontare la malattia. Di mettersi a nudo. Mancherà». Per tutto il giorno la madre Margherita, affiancata dal marito, dalle altre figlie e dall’ex storico di Nadia, Emanuele, ha stretto centinaia di mani. Domani, giorno dei funerali che si celebreranno in Duomo alle 10,30, saranno anche di più.

«Cara piccola grande Nadia, figlia amata, adorata sorella, dolcissima zia, guerriera potente in ogni sfida, coraggiosa anche nell’ultima, la più difficile. Non ci sono parole per dire il vuoto che lasci in tutti noi – ha scritto su Instagram la famiglia –. Si spegne con te una luce calda, cristallina, ma rimane tutto l’amore che ci hai donato, resta ciò che hai costruito con tanta dedizione e determinazione per noi, per tanti. Siamo forti della tua forza». In lacrime Giulio Golia, collega delle Iene. «È come aver perso una sorella. Io e lei abbiamo condiviso tante cose insieme. Entrambi abbiamo scelto di essere dalle parte dei più deboli». E l’ex allenatore della Nazionale di calcio Cesare Prandelli: «Ha dimostrato una grande dignità nella malattia e non ha mai mollato fino all’ultimo. Resterà un esempio». Inserita da Forbes Italia tra le cento donne che stanno cambiando il mondo, si era guadagnata la cittadinanza onoraria a Taranto grazie alle sue inchieste contro l’inquinamento industriale. Nella chiesa del Gesù Divin Lavoratore – la città pugliese ha proclamato il lutto cittadino in suo onore – è stata celebrata una messa d’addio. Una folla indossava la maglietta con la scritta «Ie jesche pacce pe te!!», nel dialetto locale «Io esco pazzo per te». Il ricordo e l’orgoglio per un progetto di raccolta fondi sostenuto dalla conduttrice per aprire un reparto di Oncoematologia Pediatrica all’ospedale.