Decreto Sostegni bis: cosa cambia. Aiuti alle partite Iva

Dai mutui per i giovani ai tagli per Imu-Tasi. Bar e ristoranti non pagheranno il canone Rai. Bonus sugli affitti commerciali

Una manifestazione pro Partite Iva (ImagoE)

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Oltre 14 miliardi "a favore di tutti i soggetti che hanno la partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto", recita la bozza del quasi pronto decreto Sostegni bis. Si lavora ininterrottamente per finire di mettere a punto il provvedimento, 48 articoli di cui una decina ancora in lavorazione (sono ancora vuoti i capitoli su Alitalia, Tpl e ferrovie, ad esempio), che intende anzitutto dare respiro a quelle imprese che hanno subito importanti cali di fatturato nei primi mesi del 2021 rispetto a quelli del 2020.

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Ma non solo. Tra la spinta per la produzione italiana di vaccini, con una dote di 16 miliardi, la proroga dello smart working nel privato fino a settembre, la moratoria sui prestiti alle imprese, il fondo da 600 milioni per ridurre la Tari, gli aiuti alle famiglie in difficoltà con stanziamenti da 500 milioni di euro e i mutui facili per i giovani under 36, gli incentivi agli investimenti in start up e Pmi innovative (non si pagherà la tassa al 26% sulle plusvalenze fino al 2025), il piatto del Sostegni bis, che dovrà arrivare in settimana sul tavolo del Consiglio dei ministri, raggiunge i 40 miliardi previsti nello scostamento di bilancio autorizzato due settimane fa dal Parlamento.

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Sommario

Partite Iva

La misura più attesa viene erogata automaticamente e di pari importo a tutti coloro che hanno già beneficiato dei ristori con il primo decreto Sostegni. Si tratta di oltre 14 miliardi di aiuti riconosciuti in automatico sempre in base al calo del fatturato. Due, però, i binari previsti. Nel primo, il contributo viene erogato replicando requisiti, criteri di calcolo e modalità già previste dal primo decreto Sostegni. Nella strada alternativa, invece, l’aiuto – sempre a fondo perduto – viene riconosciuto ai titolari di partita Iva che, nel secondo periodo d’imposta antecedente l’entrata in vigore delle norme, non abbiano registrato ricavi superiori ai 10 milioni di euro, subendo una perdita del fatturato medio mensile di almeno il 30% dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Mutui facili per i giovani

Fino al 31 dicembre 2022 la garanzia del Fondo sulla prima casa "è concessa con priorità per l’accesso al credito anche dei giovani che non hanno compiuto 36 anni di età". È quanto si legge nella bozza che prevede anche, fino a fine 2022 e sempre per gli under 36 che intendono acquistare la prima casa, l’esenzione delle imposte di registro e delle imposte ipotecaria e catastale. Gli onorari notarili sono ridotti alla metà.

Imu per le imprese e Tosap

Stop per tutto il 2021 al pagamento della prima rata Imu per le imprese in crisi a causa della pandemia. La misura riguarda gli immobili con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro all’anno e che hanno subito un calo di fatturato di almeno il 30% nel 2020 rispetto al 2019. Sospesa per tutto l’anno anche la tassa "sui tavolini" (Tosap) per l’occupazione del suolo pubblico, da parte di bar e ristoranti e per il commercio ambulante. Stop anche alle tasse sui canoni di affitto non riscossi, mentre l’esenzione piena del canone Rai è per alberghi, bar e ristoranti.

Affitti

Si prevede che sia riconosciuto il credito d’imposta al 60% (50% in caso di affitto d’azienda) per i canoni di affitto relativi ai mesi da gennaio a maggio, scadenza cui viene allineato il credito d’imposta previsto per le strutture turistico-alberghiere. Per la misura vengono stanziati quasi 2,3 miliardi.

Vaccini Made in Italy

Stanziati 16 miliardi e mezzo per la realizzazione di "un reparto destinato all’infialamento e al confezionamento (fill and pack) di anticorpi monoclonali e vaccini specifici" e alla produzione di "specifici antidoti per il bioterrorismo" presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze.