di Valentina Reggiani e Gianpaolo Annese MARANELLO (Modena) Era sopravvissuta ad anni di violenze e maltrattamenti tra le mura domestiche. L’ex compagno, nei confronti del quale lunedì scorso la corte d’appello di Bologna ha confermato la condanna per tentato omicidio, era arrivato a spararle, ma lei ce l’aveva fatta, era sopravvissuta. Ieri pomeriggio è morta per una “banale“ puntura estetica che si è fatta fare a domicilio, nella sua abitazione: un’infiltrazione effettuata allo scopo di sollevare il seno. L’estetista o presunta tale che l’ha sottoposta alla pratica si è data alla fuga poco dopo. Il terribile episodio è avvenuto ieri in provincia di Modena: a Maranello, la città del Cavallino. A perdere la vita Samantha Migliore, giovane mamma di 35 anni. Siamo in una palazzina di via Vespucci dove, a novembre 2020, le ambulanze intervennero allertate dai carabinieri, per poi trovare la donna a terra, in stato di choc, con una profonda ferita alla testa. Il compagno le aveva appena sparato. Ieri la scena dei soccorsi si è ripetuta, con 118 e forze dell’ordine accorse nella palazzina ma, purtroppo, per la 35enne non c’è stato nulla da fare. Da quanto trapelato tutto è avvenuto nel primo pomeriggio: Samantha era a casa, con il marito, alcuni parenti, amici e i figlioletti. Poco dopo l’ha raggiunta una estetista di origini straniere. La richiesta era quella di “sollevare“ un pochino il seno, un ritocco. La presunta professionista avrebbe quindi effettuato una puntura, o forse di più. Poco dopo il dramma: la 35enne si è sentita male e ha perso conoscenza. Non è chiaro se la donna sia stata colta da choc anafilattico o da arresto cardiocircolatorio: sarà l’autopsia a chiarire cosa abbia causato il decesso. Inutili i tentativi dei sanitari, subito accorsi, i rianimare la giovane mamma. Le pratiche sono andate avanti per un’ora ma poco ...
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