Mercoledì 24 Aprile 2024

"Multe fino a mille euro e denunce" Veneto, linea dura anti-contagi

Nuova ordinanza di Zaia contro chi viola l’isolamento. Il governo studia il possibile allargamento dei Tso.

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di Alessandro Farruggia

Stretta aveva promesso e stretta sarà. Per chi viene da Paesi a rischio o viola le regole, non per attività economiche o libertà di movimento. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha firmato una nuova ordinanza che, ha spiegato, "non prevede nuovi lockdown ma è pensata per essere ancora più efficace negli isolamenti fiduciari dei positivi al Covid 19 e nell’individuazione dei contatti". "Le novità introdotte – ha aggiunto l’esponente leghista – riguardano i tamponi per i lavoratori che tornano da Paesi extra Ue, ed ex extra Shengen, che diventano obbligatori, così come la segnalazione per il paziente positivo con sintomi che rifiuti il ricovero e per i positivi che violino l’isolamento fiduciario. Per questi ultimi è prevista una denuncia d’ufficio all’autorità giudiziaria. Chiunque violi la quarantena, oltre alla segnalazione, sarà comunque multato per 1.000 euro".

"Se un positivo va in giro c’è il carcere e l’arresto, si sappia", ha aggiunto Zaia, che ha poi chiarito che si riferiva alla possibile violazione di norme penali nazionali, non avendo ovviamente una Regione alcune competenza su sanzioni di questo tipo. Zaia è infuriato per il focolaio vicentino causato dal viaggio di un veneto in Serbia ha così deciso il giro di vite. "Non posso non guardare i dati – ha precisato –: dal primo luglio dicono che abbiamo avuto 28 contagi, un’inezia dal punto di vista epidemiologico, su 5 milioni di veneti. Ma di questi 28, 15 sono di virus importato, o coinvolgono cittadini stranieri. Non stiamo parlando di razzismo ma di salute pubblica"

Nell’ordinanza di ieri si prevede l’obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni nei casi di contatto con soggetti positivi, di ingresso in Veneto da paesi a rischio oppure di compresenza di febbre e difficoltà respiratoria. Nel caso di viaggi di lavoro (della durata di meno di 120 ore) sono previsti due tamponi con una sanzione di mille euro per di questo obbligo. Zaia è tornato anche su tema del Trattamento sanitario obbligatorio.

"Il Tso – ha detto – non si può fare solo per le malattie psichiatriche, lo si fa anche per epidemie o altre attività. Ho sentito il ministro Speranza, che ha dichiarato che condivide la posizione sul tema del ricovero, e cioè che quando un cittadino ha l’obbligo di essere ricoverato e non può provvedere alle cure in sicurezza, i sanitari hanno l’obbligo di richiedere un Tso". Il ministro Speranza, che all’utilizzo del Tso per casi estremi è favorevole, seppure con la cautela necessaria ad una restrizione della libertà personale, ha dato incarico al suo ufficio legislativo di valutare l’opportunità di eventuali modifiche normative su questo tema e la prossima settimana potrebbero esserci novità. "Mi aspetto che a livello nazionale – ha commentato Zaia – si inaspriscano le regole e si riporti al penale la sanzione per chi viola anche l’isolamento fiduciario, perchè non basta appellarsi al senso civico". Quanto al possibile ritorno del coronavirus in autunno Zaia ha promesso che il Veneto "schiererà l’artiglieria pesante".

E sul tema è intervenuto anche il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, il Pd Francesco Boccia: "I pazienti positivi che rifiutano la cure – ha detto – sono irresponsabili e fanno gravi danni. Le norme sono chiare, funzionano e vanno rispettate Chi non rispetta le regole, non ha rispetto per il prossimo e danneggia tutti".