Uno schianto, poi l’urlo straziante di una donna. Ha appena visto il figlio e il marito investiti, nel cuore della notte. Sull’asfalto il corpo di un 47enne e quello di un bambino di sette anni. L’uomo è morto, il figlio piange disperato. Troppo gravi le ferite che il 47enne ha riportato al capo, battendo sull’asfalto. Il bimbo è invece ricoverato in condizioni gravi, ma ce la farà proprio grazie al sacrificio di suo padre.  Venerdì notte papà e figlio sono stati falciati da una moto sul lungomare del rione Santo Spirito, a nord di Bari. Una zona che in estate è affollatissima perché piena di lidi e ristoranti e dove il Codice della strada, a volte, non viene rispettato.  Era quasi mezzanotte e la famiglia era da poco uscita da una pizzeria. Stavano attraversando la strada – alcuni dicono sulle strisce pedonali – per raggiungere l’auto e tornare a casa, nella vicina Bitonto, quando è piombata la moto che ha travolto padre e figlio. L’uomo, secondo alcuni testimoni, ha avvicinato a sé il bambino – come per fargli da scudo, per proteggerlo – ed è stato colpito in pieno: ha battuto la testa sull’asfalto ed è morto prima dell’arrivo del 118. Il bambino ha invece riportato ferite alle gambe e contusioni in altre parti del corpo ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita. La mamma è illesa, ma in stato di choc. Chi l’ha incontrata dice che non si dà pace: ripete a tutti quello che è successo sotto i suoi occhi e davanti a decine di persone, in quel momento sul lungomare. Sull’asfalto è rimasto anche il 20enne che era alla guida del maxiscooter. Ai testimoni è apparso in stato confusionale, forse a causa dei traumi riportati. Portato in ospedale, è stato dimesso dopo poche ore. È indagato a piede libero per omicidio stradale e lesioni personali colpose. Finora a suo carico non è stata emessa alcuna misura cautelare, sia perché non è fuggito, sia perché si è messo a disposizione degli agenti della locale che conducono le indagini. Il giovane è risultato negativo agli esami alcolemici e tossicologici. Del caso si occupa il pm di turno del Tribunale di Bari, Savina Toscani. La posizione del 20enne potrebbe cambiare in base agli accertamenti tecnici disposti sulla moto – come la velocità al momento dell’incidente – che è stata sequestrata.  Intanto impazza la polemica. Il consigliere comunale Michele Picaro (Fd’I) punta il dito contro il sindaco di Bari, Antonio Decaro: "Abbandonare all’anarchia le zone frequentate dalla movida o dalle famiglie in ore serali è sintomo di disinteresse da parte dell’amministrazione, sempre meno attenta alla sicurezza".  red. int.

Cronaca

Uno schianto, poi l’urlo straziante di una donna. Ha appena visto il figlio e il marito investiti, nel cuore della notte. Sull’asfalto il corpo di un 47enne e quello di un bambino di sette anni. L’uomo è morto, il figlio piange disperato. Troppo gravi le ferite che il 47enne ha riportato al capo, battendo sull’asfalto. Il bimbo è invece ricoverato in condizioni gravi, ma ce la farà proprio grazie al sacrificio di suo padre. 
Venerdì notte papà e figlio sono stati falciati da una moto sul lungomare del rione Santo Spirito, a nord di Bari. Una zona che in estate è affollatissima perché piena di lidi e ristoranti e dove il Codice della strada, a volte, non viene rispettato. 
Era quasi mezzanotte e la famiglia era da poco uscita da una pizzeria. Stavano attraversando la strada – alcuni dicono sulle strisce pedonali – per raggiungere l’auto e tornare a casa, nella vicina Bitonto, quando è piombata la moto che ha travolto padre e figlio. L’uomo, secondo alcuni testimoni, ha avvicinato a sé il bambino – come per fargli da scudo, per proteggerlo – ed è stato colpito in pieno: ha battuto la testa sull’asfalto ed è morto prima dell’arrivo del 118. Il bambino ha invece riportato ferite alle gambe e contusioni in altre parti del corpo ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita. La mamma è illesa, ma in stato di choc. Chi l’ha incontrata dice che non si dà pace: ripete a tutti quello che è successo sotto i suoi occhi e davanti a decine di persone, in quel momento sul lungomare.
Sull’asfalto è rimasto anche il 20enne che era alla guida del maxiscooter. Ai testimoni è apparso in stato confusionale, forse a causa dei traumi riportati. Portato in ospedale, è stato dimesso dopo poche ore. È indagato a piede libero per omicidio stradale e lesioni personali colpose. Finora a suo carico non è stata emessa alcuna misura cautelare, sia perché non è fuggito, sia perché si è messo a disposizione degli agenti della locale che conducono le indagini. Il giovane è risultato negativo agli esami alcolemici e tossicologici. Del caso si occupa il pm di turno del Tribunale di Bari, Savina Toscani. La posizione del 20enne potrebbe cambiare in base agli accertamenti tecnici disposti sulla moto – come la velocità al momento dell’incidente – che è stata sequestrata. 
Intanto impazza la polemica. Il consigliere comunale Michele Picaro (Fd’I) punta il dito contro il sindaco di Bari, Antonio Decaro: "Abbandonare all’anarchia le zone frequentate dalla movida o dalle famiglie in ore serali è sintomo di disinteresse da parte dell’amministrazione, sempre meno attenta alla sicurezza". 
red. int.

Moto  travolge  una famiglia  Papà fa da scudo al figlio: falciato    

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