Giovedì 18 Aprile 2024

Mosca sotto accusa: sta usando armi chimiche

La denuncia del battaglione Azov a Mariupol, Washington conferma. La vice ministra della Difesa ucraina: "Forse erano munizioni al fosforo"

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ROMA

Il sospetto attacco chimico dell’11 aprile sulle postazioni del battaglione Azov a Mariupol (tre contaminati) potrebbe essere stato effettuato con bombe a orto-clorobenziliden-malononitrile, il più utilizzato gas lacrimogeno, ribattezzato Cs (acronimo che prende il nome dai chimici americani Corson and Stoughton) e il cui uso è legale per il controllo dell’ordine pubblico ma è vietato in guerra dal 1997, con l’entrata in vigore della convenzione sulle armi chimiche di Parigi, firmata nel 1993. Il divieto di utilizzo in guerra è scattato non tanto per la pericolosità intrinseca di questo gas, ma perché l’utilizzo del gas CS potrebbe facilmente innescare una rappresaglia da parte nemica con l’uso di armi chimiche molto più pericolose, come il gas nervino. Azov ha parlato di lancio di bombe da un drone. Il drone Orion russo teoricamente può portare sei bombe da 20 chili e una da 100 kg, che potrebbero esser state caricate con Cs. L’altra ipotesi è che siano state utilizzate bombe al fosforo.

"Le forze della Repubblica popolare di Donetsk non hanno usato armi chimiche a Mariupol", ha detto il portavoce della milizia popolare filorussa della Dpr, Eduard Basurin. Nessun commento invece dai russi.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato lunedì sera del rischio che la Russia usi armi chimiche in Ucraina ma non ha confermato che ciò sia già avvenuto a Mariupol. "Oggi le forze d’occupazione hanno emesso un nuovo comunicato che dimostra la preparazione di una nuova fase di terrore contro l’Ucraina" ha detto Zelensky. "Uno dei burattini degli occupanti ha detto che potrebbero usare armi chimiche contro i difensori di Mariupol. Lo prendiamo in modo molto serio. Voglio ricordare ai leader del mondo che il possibile uso di armi chimiche da parte dell’esercito russo è già stato discusso". Una altra ipotesi alternativa al Cs è che i russi abbiano usato munizioni al fosforo bianco. "Secondo informazioni preliminari, potrebbero aver usato munizioni al fosforo su Mariupol" ha detto la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar. Il vicesindaco di Mariupol, Serghei Orlov, sostenuto che l’attacco sarebbe stato effettutato con bombe al fosforo. Di sicuro la notte del 12 aprile, il villaggio di Novoyakovlivka, nella regione di Zaporizhzhia, è stato bombardato con bombe al fosforo.

Gli occidentali al momento sono cauti sull’utilizzo da parte dei russi di armi chimiche a Mariupol, ma confermano che stanno indagando, ammettendo la possibilità teorica dell’uso del Cs. "Siamo al corrente – ha commentato il portavoce del pentagono, Alex Kirby – delle informazioni secondo cui i russi hanno dispiegato potenziali munizioni chimiche a Mariupol. Al momento non possiamo confermarlo e continuiamo a monitorare strettamente la situazione. Queste notizie, se vere, sono profondamente inquietanti e rispecchiano i nostri timori circa il potenziale uso da parte della Russia in ucraina di varie sostanze per il controllo delle sommosse, inclusi gas lacrimogeni mescolati a sostanze chimiche".

Alessandro Farruggia