Martedì 23 Aprile 2024

Mosca lancia un super missile Lo zar vuole spaventare il mondo

Provata un’arma intercontinentale che supera le difese Usa. Putin: "Farà riflettere chi ci minaccia". Continua il bombardamento su Mariupol, fallisce il tentativo di evacuare i civili nascosti nell’acciaieria

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Bombe sull’Ucraina, un missile strategico intercontinentale per il mondo. Agisce localmente ma intimidisce globalmente la Russia di Vladimir Putin, che mentre tenta di sfondare nel Donbass, effettua con successo dal cosmodromo di Plesetsk, nella regione di Arkhangelsk, un lancio di prova del missile balistico intercontinentale RS28 Sarmat. "È davvero un’arma unica, impareggiabile – ha commentato il presidente russo con una dichiarazione in tv – è in grado di eludere qualsiasi sistema di difesa antimissile e aumenterà il potenziale militare delle nostre forze armate, manterrà la Russia al sicuro dalle minacce esterne e farà pensare due volte coloro che cercano di minacciare il nostro Paese con una retorica selvaggia e aggressiva". L’Occidente è avvisato.

Progettato per eludere le difese missilistiche, il Sarmat consente di inserire in zona suborbitale e poi portare sull’obiettivo fino a 15 testate nucleari o 24 veicoli ipersonici Avangard. Con un raggio d’azione di circa 18.000 km, il Sarmat è in grado di colpire qualsiasi punto del globo eludendo le difese ABM statunitensi oggi in servizio, semplicemente ricorrendo ad una traiettoria da sud, che passi al di sopra del polo sud terrestre, zona non coperta da alcun apparato radar di early warning o sistema missilistico difensivo.

Nel frattempo la Russia continua la sua pressione militare sul Donbass e il sud dell’Ucraina.

A Mariupol continuano a cadere bombe, e il corridoio umanitario allestito per ieri sostanzialmente non ha funzionato. "Le evacuazioni di civili da Mariupol – Kiev sperava che almeno seimila persone fossero in grado di lasciare la città – non sono andate come previsto" ha ammesso la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk. "Nessuno, né militari né civili, ha utilizzato il corridoio umanitario aperto per le evacuazioni dall’acciaieria di Mariupol" ha confermato la difesa russa. Ovviamente le due parti si rimpallano la responsabilità del fallimento. Continua intanto la pressione sulla città, sempre più senza speranza. "Ordigni potenti sono stati lanciati diverse volte, siamo stati bombardati anche dalle navi. Siamo sotto assedio. È un fronte a 360 gradi", ha raccontato Svyatoslav Palamar, vicecomandante del battaglione Azov. La Russia ha fretta di dichiarare la presa di Mariupol, dove la vice sindaca nominata dagli invasori, Viktoria Kalachova, ha annunciato la preparazione della parata patriottica del 9 maggio, giorno in cui Mosca celebra l’anniversario della vittoria contro i nazisti nella Seconda guerra mondiale: "Avverrà senza alcun dubbio. La popolazione di Mariupol aspetta questo evento". Quella che è sopravvissuta ed è filorussa, forse.

Nel resto del Donbass i russi attaccano da più fronti. Il primo è a sud di Izyum in direzione di Slavyansk. Lì, il nemico, secondo lo stato maggiore ucraino, ha cercato di prendere i villaggi di Suligovka e Dibrovnoe, a 5 chilometri dal confine della regione di Donetsk. A Dibrovny "ha avuto un successo parziale". Ma i russi non sono riusciti a prendere Dolgenka, che si trova nelle vicinanze. La seconda direttrice è a ovest dell’agglomerato Rubizhne-Severdonetsk-Lysichansk. I russi, che avevano catturato Kreminna martedì mattina, stanno muovendo verso Rubizhne. Secondo i leader ceceno Kadirov la cittadina sarebbe stata conquistata, secondo gli ucraini sta ancora combattendo nel centro urbano. Un po’ più a ovest, un altro gruppo di truppe russe sta sviluppando un’offensiva vicino a Lyman, una città a nord-est di Slavyansk. E cè anche un assalto a Popasna, che se fosse presa consentirebbe non solo di raggiungere il confine della regione di Donetsk, ma anche di provare a chiudere l’anello attorno al raggruppamento di Severodonetsk delle Forze ucraine.

Nel sud della regione di Donetsk, sono invece in corso combattimenti vicino ai confini della regione a ovest di Volnovakha – le truppe russe sono già nella regione di Rivnopol e vicino a Velyka Novoselka. Il quadro generale mostra però una tenuta delle truppe di Kiev. "Non c’è stata per ora nessuna conquista significativa da parte delle forze russa nella loro nuova offensiva nel Donbass" è la valutazione della Difesa americana. Ma Putin ha bisogno di qualche conquista territoriale e farà di tutto per ottenerla.

Alessandro Farruggia