Venerdì 19 Aprile 2024

Mosca accusa gli inglesi Gli Usa: "Sono solo bugie"

Putin chiede un’indagine internazionale e insiste: "Abbiamo le prove". La Casa Bianca ribatte: invieremo mezzi subacquei per scoprire tutto

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di Giovanni Rossi

Veleni e accuse. Attorno alle quattro falle – due per tubo – aperte in settimana da cariche esplosive piazzate nei gasdotti sottomarini Nord Stream 1 e Nord Stream 2, di fronte alle coste danesi del Mar Baltico, va in scena la nuova puntata della guerra ibrida tra Russia e paesi Nato. "Abbiamo assistito a un attacco diretto alle infrastrutture europee. Chi ne trae vantaggio?", sibila Vladimir Putin a Mosca mentre celebra l’annessione dei territori ucraini occupati: "È chiaro a tutti a chi conviene il sabotaggio. Le sanzioni non bastano agli anglosassoni, sono passati a sabotaggi incredibili".

Il Cremlino rinnova la richiesta di un’indagine internazionale, mentre il capo del servizio di intelligence estero, Sergey Naryshkin, annuncia il possesso "di materiali che indicano il coinvolgimento occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione di questo atto terroristico". Mosca si appiglia alla dichiarazione del 7 febbraio scorso del presidente statunitense Joe Biden: "Se la Russia invaderà l’Ucraina non ci sarà più Nord Stream 2. Vi metteremo fine. Saremo in grado". Audio ovviamente rilanciati dai russi e spiegati dalla Casa Bianca come un pubblico invito alla Germania "a congelare il gasdotto" (come avvenuto). Biden contrattacca: "Da Putin solo bugie. Gli Usa e i loro alleati non si faranno intimidire. Lavoreremo per fare luce". E promette mezzi sottomarini per capire se l’infrastruttura sia stata sabotata.

Pur denunciando la "disinformazione scandalosa" di Mosca, gli statunitensi sono più cauti dei russi. "Gli Stati Uniti non hanno nulla a che vedere con il sabotaggio", ribadisce il segretario di Stato Antony Blinken. E solo una volta "completata l’indagine" sarà possibile "determinare con certezza cosa sia successo": fino ad allora "non speculeremo", assicura il segretario alla Difesa Lloyd Austin. Tanta cautela si spiega con la sensazione che sarà difficile trovare le impronte dei responsabili, perché per calare quintali di tritolo a 80 metri di profondità non c’è bisogno di sottomarini nucleari, bastano incursori subacquei sputati in acqua da un peschereccio ben mimetizzato.

Autosabotaggio russo? Tesi non certo implausibile, perché i regimi seguono logiche estreme quando è in ballo la loro stessa sopravvivenza. Dopo la scelta dei paesi Ue di rendersi indipendenti dal gas di Mosca entro il 2024, il Cremlino potrebbe aver deciso a tavolino di rinunciare ai flussi ’residuali’ su Nord Stream 1 (evitando penali) pur di inasprire al massimo le difficoltà invernali dei paesi Ue. "Con l’abbandono delle forniture di idrocarburi dalla Russia, gli Stati Uniti stanno portando l’Europa alla deindustrializzazione. I politici Ue lo sanno, ma tradiscono i loro paesi", è la nuova provocazione dello zar, nella solennità della sala di San Giorgio, per trasmettere incertezza e affanno alle democrazie europee.