Morto Vittorio Vallarino Gancia, addio al re degli spumanti: fu rapito dalle Brigate Rosse

E' morto a 90 anni. Cavaliere del lavoro e a lungo presidente dell'Unione italiana Vini, nel 1975 fu rapito dall'organizzazione terroristica a scopo di estorsione. Liberato dopo 24 ore con un blitz dei carabinieri

Vittorio Vallarino Gancia

Vittorio Vallarino Gancia

Asti, 13 novembre 2022 - Lutto nel mondo dell'imprenditoria vitivinicola astigiana: è morto a 90 anni Vittorio Vallarino Gancia, il re degli spumanti. Per decenni guidò la Gancia, che era stata fondata dal suo bisnonno a metà Ottocento. Era infatti il 1850 quando Carlo Gancia inventò lo spumante italiano. Vittorio Vallarino ha guidato per decenni l'azienda di famiglia Fratelli Gancia di Canelli  (Asti), nel 1996 passò il testimone e rimase presidente onorario.

Cavaliere del lavoro e a lungo presidente dell'Unione italiana Vini, nel 1975 fu rapito dalle Brigate Rosse a scopo di estorsione (prima volta per l'organizzazione terroristica). La richiesta: un miliardo di lire. Il commando prelevò l'imprenditore sulla strada tra Canelli e Acqui Terme, non lontano dalla sua abitazione. Un sequestro lampo: l'imprenditore  fu liberato il giorno seguente, dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri, alla cascina Spiotta di Melazzo. Durante lo scontro tra brigatisti e militari dell'Arma, morirono l'appuntato dell'Arma, Giovanni D'Alfonso e la brigatista Margherita Cagol, moglie di Renato Curcio. Quell'evento segnò profondamente la vita di Vittorio.  

La data dei funerali non è ancora stata resa nota dalla famiglia.