Martedì 23 Aprile 2024

Morto dopo la coltellata La fidanzata confessa

Domenica sera erano usciti insieme. La lite e l’omicidio: "Mi picchiava"

Migration

di Riccardo Jannello

Troppecontraddizioni e incongruenze: le bugie di Valentina hanno avuto vita breve e alla fine la ragazza è crollata, confessando l’omicidio – con una coltellata al cuore "profonda e violenta" – del fidanzato Mattia (l’autopsia dovrà chiarire se aveva assunto droghe).

Mattia Caruso, che avrebbe compiuto 31 anni a ottobre, viveva ad Albignasego, un paesino del Padovano non lontano dai maggiori centri termali dei Colli, dove gestiva con la famiglia un’attività commerciale; domenica sera era andato con la fidanzata, la coetanea Valentina Boscaro in un locale ai Laghi di Sant’Antonio, nel comune di Montegrotto Terme. Un rapporto, secondo i familiari del giovane, molto tormentato. Lei mamma di una bimba avuta da una precedente relazione.

Su cosa fosse successo, fra l’uscita dal locale e i soccorsi a Mattia in fin di vita, Valentina ha fornito più versioni e sempre meno credibili. Fino a cedere ed essere accusata di omicidio volontario; è ai domiciliari non avendo nessun altro che potesse prendersi cura della figlia. La ragazza aveva accusato del delitto una persona "mascherata", ipotizzando una discussione per la droga, che il ragazzo assumeva. Valentina ha raccontato che non si era accorta che Mattia sanguinava se non quando si è fermato esausto "dopo qualche chilometro" e lei ha chiamato i soccorsi. Ma, contestazione dopo contestazione, è venuta fuori una verità più lineare. Dopo essere usciti di corsa dal locale, all’interno dell’auto la coppia ha cominciato a litigare.

Mattia si è fermato al parcheggio. Valentina lo ha accusato di essere "strafatto di coca", lui ha risposto aggredendo la ragazza. Una violenza insopportabile, subendo la quale la donna si sarebbe ricordata di un coltello a serramanico che lui teneva nel cruscotto, con cui ha colpito il suo uomo con più colpi. Poi il fendente, mortale, dalle parti del cuore, mettendo l’arma bianca nella tasca del giubbotto di lui. Solo vedendo Mattia in una pozza di sangue Valentina ha chiamato i soccorsi, ma il "suo" Mattia è giunto tardi all’ospedale di Padova. "Abbiamo bisticciato, mi picchiava", ha ripetuto più volte. La conferma che la scena del delitto sia stata l’auto è il fatto che nel parcheggio della fantomatica aggressione non c’erano macchie di sangue.