Morto in alternanza scuola lavoro, ipotesi omicidio colposo a carico del datore

Si cerca di far luce sul tragico incidente di Lorenzo Parelli. Castions di Strada chiusa nel dolore, oggi i funerali di un altro 16enne. Sindaco: "Abbiamo finito le lacrime". Uds al ministero: "Necessari corsi di sicurezza"

Un post tratto dal profilo Facebook di Lorenzo Parelli

Un post tratto dal profilo Facebook di Lorenzo Parelli

Roma, 22 gennaio 2022 - Era il suo ultimo giorno di stage in azienda, stava terminando il progetto di alternanza scuola lavoro, e la sua vita è stata spezzata da una putrella di acciaio. La Procura di Udine ha aperto un procedimento per l'ipotesi di omicidio colposo, al momento a carico del legale rappresentante, come datore di lavoro, in merito al tragico incidente avvenuto ieri nello stabilimento della Burimec di Lauzacco, in cui ha perso la vita Lorenzo Parelli, il giovane stagista di soli 18 anni. La piccola comunità di Castions di Strada (Udine), il comune dove abitava, si stringe nel dolore nel giorno in cui si celebrano i funerali di un altro giovane, 16enne, deceduto sabato scorso mentre provava la propria moto da cross in un campo nei pressi del cimitero. "Abbiamo finito le lacrime", sono le parole del sindaco. 

Intanto, sull'incidente di Lorenzo si cerca di fare chiarezza. E in una nota la Procura sottolinea la "necessità di svolgere attività di accertamento irripetibile nelle forme garantite di legge, al fine di addivenire ad una compiuta ricostruzione della dinamica dell'infortunio mortale". Ieri, immediatamente dopo il fatto, sono intervenuti sul luogo dell'infortunio carabinieri della stazione di Cervignano del Friuli, personale della squadra rilievi della Compagnia di Udine - Roni, personale del dipartimento Prevenzione Udine - azienda Sanitaria Friuli Centrale, il medico legale Prof. Moreschi e il PM. E tuttora sono in corso approfondimenti d'indagine, per individuare eventuali ulteriori profili di responsabilità anche a carico di altre figure aziendali. Nei prossimi giorni, con ogni probabilità, verrà disposta l'autopsia sul corpo di Parelli.

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Comunità chiusa nel dolore

Intanto, si è chiusa nel dolore la piccola comunità di Castions di Strada (Udine), il comune dove abitava Lorenzo. Gli abitanti si sono stretti nel riserbo e non intendono commentare la tragedia, limitandosi a ricordare soltanto la figura del ragazzo che non passava inosservato per la chioma inconfondibile e gli occhi chiari, sempre sorridente. In paese nessuno si lascia nemmeno andare a ricostruire l'incidente, a capire se qualcosa non abbia funzionato in fabbrica: è soltanto il momento di testimoniare affetto e vicinanza al padre, Dino, responsabile commerciale di una compagnia ferroviaria, e alla madre, Maria Elena Dentesano, direttrice di una scuola per l'infanzia, oltre che alla sorella Valentina, di qualche anno più grande della vittima.

A incupire ancor più l'atmosfera nella piccola comunità di 3.500 abitanti è il fatto che il paese era già in lutto per la morte di un ragazzino di 16 anni, deceduto sabato scorso mentre provava la propria moto da cross in un campo nei pressi del cimitero. Casualmente, proprio oggi si terranno i funerali, dopo il nulla osta per la sepoltura rilasciato soltanto due giorni fa, al termine di approfondimenti di indagine. Funerali ai quali Lorenzo Parelli aveva espresso l'intenzione di partecipare.

Sindaco: "Abbiamo finito le lacrime"

"Abbiamo finito le lacrime: stanotte non ho chiuso occhio perché davvero non si possono perdere due figli in giovanissima età com'è accaduto alla nostra comunità»: lo ha detto, il sindaco di Castions di Strada (Udine), Ivan Petrucco, a proposito del duplice lutto accaduto in paese. "Non esistono parole per lenire il dolore di questi genitori - ha aggiunto - siamo davvero in sofferenza, il paese è silenzioso, la comunità attonita. Non si può morire da teenager, né in strada, né soprattutto in uno stage per imparare un mestiere".

Uds al ministero: "Necessari corsi di sicurezza"

L'Unione degli studenti (Uds), invece, scrive una nota al "ministro Bianchi" esprimendo "solidarietà e vicinanza alla famiglia, i compagni di scuola e gli amici di Lorenzo" e sottolineando che "da anni" l'Uds sostiene "la necessità di corsi di sicurezza sul lavoro e la sicurezza a scuola, che è una piaga del nostro paese, nello scorso anno 1.404 persone sono morte sul lavoro". Il nome di Lorenzo Parelli, si legge, "si aggiunge alla già lunga lista di persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro, luoghi di formazione che sarebbero dovuti essere sicuri anche per tutti gli studenti impegnati nei percorsi di formazione". Per l'Unione degli Studenti, "ciò che è successo è inaccettabile, ma il lutto non basta. Proviamo molta rabbia, da anni segnaliamo al ministero una situazione inaccettabile e di insicurezza, ma non siamo mai stati ascoltati seriamente. Nessun tavolo ministeriale è mai stato svolto, l'idea di una scuola pubblica unicamente volta a formare lavoratori in grado di sottostare a logiche aziendalizzanti sembra non si possa mettere in discussione. Non si può considerare didattica ciò che sfrutta, ferisce e uccide". 

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