Camilla, morta dopo il vaccino: i medici sapevano di Astrazeneca

Le indagini sulla morte della 18enne ligure e il giallo della cartella clinica

Camilla Canepa

Camilla Canepa

Genova, 27 gennaio 2022 - I medici dell'ospedale di Lavagna sapevano che Camilla Canepa era stata vaccinata con Astrazeneca. Lo avrebbero detto gli stessi sanitari, ascoltati come persone informate sui fatti, ai pm che indagano sulla morte della studentessa. Resta da capire perché nella cartella clinica non ci sia traccia della vaccinazione. Un dettaglio cruciale per l'inchiesta.

Camilla, 18 anni, il 25 maggio scorso aveva partecipato all'open day in cui veniva somministrato il vaccino anglo-svedese. Il 3 giugno si era presentata in pronto soccorso a Lavagna per una forte cefalea e fotosensibilità. Al momento del ricovero, dicono i genitori, la ragazza aveva informato i medici della recente immunizzazione. Risulta poi dalle indagini che Camilla avesse mandato un messaggio a un amico dall'ospedale. Messaggio in cui spiegava che era stata ricoverata proprio "per il vaccino". Eppure nella documentazione sanitaria il vaccino non è menzionato. 

Il 3 giugno Camilla viene sottoposta a una tac senza contrasto, il giorno dopo viene dimessa, nonostante la piastrinopenia (drastica riduzione del numero di piastrine nel sangue). Il 5 giugno il nuovo ricovero quando ormai la situazione è disperata: la diagnosi è trombosi al seno cavernoso. Questa volta nella cartella clinica il vaccino è indicato. 

Da Lavagna la18enne viene trasferita al San Martino di Genova dove viene operata alla testa. Ma non basta: Camilla muore il 10 giugno. 

I pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme al procuratore Francesco Pinto, che hanno condotto le audizioni ai medici dell'ospedale di Lavagna, vogliono capire se Camilla potesse essere salvata. Se ci sono quindi delle responsabilità per la sua morte. 

Quando la ragazza è stata ricoverata la prima volta, si era già a conoscenza che fra i possibili, rari, effetti collaterali di Astrazeneca ci fosse la VITT, una sindrome con trombosi trombocitopenia indotte dal vaccino. A maggio esistevano già le prime linee guida per la diagnosi, che prevedono fra l'altro una tac con liquido di contrasto. Tac che a Camilla non è stata fatta. Non subito almeno. 

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