Isabella Biagini, da Antonioni e Salce al varietà in tv

Aveva 74 anni e ultimamente viveva con una pensione di 700 euro al mese. Ha iniziato la sua carriera giovanissima, a neppure 12 anni; il suo ultimo film è del 2000

Isabella Biagini, regina del varietà tv

Isabella Biagini, regina del varietà tv

Roma, 14 aprile 2018 -  Era malata da tempo, Isabella Biagini: aveva avuto un'ischemia lo scorso novembre. E non ce l'ha fatta: a 74 anni è morta stamattina nella clinica "Antea Hospice" al Santa Maria della Pietà a Roma dove era ricoverata da un mese. L'attrice e showgirl romana - vero nome Concetta Biagini - ha trascorso male gli ultimi due anni: dal 2016 viveva in povertà, con una pensione di 700 euro al mese. Era stata sfrattata di casa nel gennaio 2017 e poi è stata investita da un'auto mentre correva dietro al suo cagnolino, come aveva raccontato in un video-messaggio inviato a Barbara d'Urso nella a 'Pomeriggio Cinque'.

La sua carriera è iniziata ch'era giovanissima: non ancora 12enne venne notata dal regista Michelangelo Antonioni che le affidò una piccola parte nel film 'Le amiche' del 1955. Il passaggio alla televisione è avvenuto in occasione di un concorso per annunciatrici in cui, sfoggiando un look da fatalona svampita, ha provocato tanta confusione e ilarità che, il giorno dopo, è stata scritturata per un ruolo comico.

Negli anni Sessanta e Settanta Ia Biagini ha recitato in numerosi film - soprattutto commedie all'italiana - in cui ha incarnato spesso lo stereotipo dell'oca giuliva, ossia della bellona bionda e procace, ma superficiale e svampita. Molti i registi con cui ha lavorato: Luciano Salce ('Slalom' nel 1965 e 'Il sindacalista' nel 1972), Steno ('Amore all'italiana' nel 1965), Bruno Corbucci ('Boccaccio' nel 1972), Renzo Arbore ('FF.SS. - Cioè: che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi piu' bene?' del 1983), Tinto Brass ('Capriccio' nel 1987) e Gillo Pontecorvo nel corto 'Nostalgia di protezione' del 1997. Il suo ultimo film è stato nel 2000, 'Il segreto del giaguaro' di Antonello Fassari.

In Rai ha preso parte a diversi varietà televisivi, tra cui la commedia musicale 'Non cantare, spara' (1968), con il Quartetto Cetra, 'Bambole, non c'e' una lira' (1978) e 'C'era una volta Roma' (1979), rivelando grande versatilità e un'attitudine ironica e dissacrante e segnalandosi per la bravura nelle imitazioni, tra le quali spicca quella di Mina. Dopo un periodo di lontananza dal piccolo schermo, nel 1984, complice anche il film 'FF.SS.', avviene il suo rientro televisivo con Renzo Arbore nel programma 'Cari amici vicini e lontani' a cui fa seguito 'Tv Story' con Walter Chiari.

Nel 1992 ha fatto scalpore la sua decisione di prendere parte al programma Agenzia matrimoniale in veste di cuore solitario: in quell'occasione l'attrice fu accusata di volersi fare pubblicità in un momento di declino professionale. Isabella Biagini ha avuto una vita sentimentale difficile, segnata da lutti, da due matrimoni falliti (dal primo dei quali nacque la figlia Monica, morta nel 1998) e da relazioni tormentate.