Venerdì 19 Aprile 2024

Morra: "Sto con Beppe, no al leader unico"

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"Grillo pensa che il M5s – dice il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra – debba conservare caratteristiche tali da evocare la democrazia dal basso e la partecipazione del cittadino alla cosa pubblica. Al contrario, Conte reputa che il meccanismo della delega e, di conseguenza, della de-responsabilizzazione del cittadino abbia ancora ragion d’essere. Sono due concezioni ben diverse della partecipazione politica e civile del cittadino alla cosa pubblica".

Grillo e Conte potranno trovare un punto di sintesi e se si dove?

"Non ho la sfera di cristallo, non so fare alcuna previsione. È razionale che vi sia la volontà da parte di tanti di ricucire, ma anche di alcuni di fare pulizia e chiarezza. Da elettore mi auguro che si faccia chiarezza. Credo che si confrontino visioni diametralmente opposte".

Conte e Grillo hanno chiaro il rischio di favorire il centrodestra?

"Non se se vi sia la coscienza delle conseguenze di un eventuale strappo, so soltanto che non si poteva continuare in questa ambiguità, in un M5s appannato da continue tensioni. Si è arrivati al punto che le visioni si sono rivelate totalmente diverse e la lacerazione si è presentata".

Grillo, da solo, può guidare il M5s?

"Non è una questione di Grillo e basta, ma dell’efficacia di certi valori: quanti sono i cittadini disposti a rimboccarsi le maniche affinché si cambi la struttura di rapporto di potere tra le istituzioni e, appunto, il cittadino? Ci sono tanti che vogliono continuare a subire, ma ci sono ancora tanti che vogliono provare a recuperare spazio per non essere trattati come sudditi".

Perché Conte, invece, no?

"Il punto non è la singola persona, è che nessun singolo può salvare un M5s in crisi, ma che, comunque, è nato per far crescere l’intelligenza collettiva senza essere dipendente da alcuna personalità, ma promuovendo uno sviluppo corale e comunitario".

Elena G. Polidori