Mercoledì 24 Aprile 2024

Morbillo, pressing sui medici. "Troppi pazienti non protetti"

Piano del ministero: più informazioni ai genitori

Vaccinazioni (Newpresse)

Vaccinazioni (Newpresse)

Roma, 2 aprile 2017 - Più di mille casi di morbillo in Italia nei primi tre mesi di quest’anno, in aumento massiccio in confronto agli 884 registrati in tutto il 2016. Picco a gennaio 2017 con un incremento di oltre il 230% dei casi dovuti "in grande parte – secondo il resoconto del ministero della Salute – al numero sempre crescente di genitori che non vaccina i figli nonostante le evidenze scientifiche consolidate"£. Da qui l’appello del ministro Beatrice Lorenzin secondo cui è "fondamentale e urgente l’applicazione del nuovo Piano vaccini". Con il vaccino anti-morbillo gratuito per tutti e fortemente raccomandato.

Secondo dati dell’Istituto superiore della sanità, il 90% di tutti i colpiti non era vaccinato. E si sa che il morbillo determina un tasso di complicanze letali tra i 30 e i 100 casi ogni 100 mila persone colpite. Motivo per cui avviare una seria campagna di sensibilizzazione che le regioni stanno portando avanti. In Lombardia, che con Piemonte, Lazio e Toscana, è in testa alla classifica nazionale per numero di contagi nel 2017, l’assessorato al Welfare avvierà una verifica per individuare quei pediatri i cui piccoli pazienti non sono vaccinati. E sollecitarli a portare avanti la campagna profilassi per capire se il mancato adempimento dipende da motivi organizzativi visto che molti pediatri, come dice il sindacato, sono oberati dal carico di assistiti, o se si tratta di una scelta fatta da un medico no- vax. Il vaccino è somministrato dai 15 mesi di vita e prevede poi un richiamo tra i 5 e i 6 anni. Anche in Emilia Romagna, regione che per prima ha lanciato l’idea di un obbligo di vaccinazione per i bimbi inviati all’asilo, è partito il pressing sui medici e una campagna di sensibilizzazione verso i genitori. Inoltre i medici di famiglia potranno praticare, in ambulatorio, vaccinazioni per meningite e pneumococco, oltre alla classica antinfluenzale. Sono misure che l’Azienda sanitaria di Bologna sta studiando per diffondere ulteriormente la profilassi.

La Regione Piemonte ha posto particolare attenzione al diffondersi del morbillo dopo che si sono registrati 27 casi di contagio in ospedale, 23 dei quali a carico di operatori sanitari. Insomma, si è spiegato, "un luogo di cura non si deve trasformare in un luogo di contagio" ricordando che la vaccinazione è gratuita e raccomandata a tutti, anche agli adulti perché da grandi sono più frequenti le complicanze. In Toscana, dove finora si è registrato il triplo dei casi di morbillo rispetto al 2016, l’Asl ha lanciato un appello invitando sia il personale sanitario che la popolazione a vaccinarsi. "Per molto tempo si è pensato che la vaccinazione anti morbillo fosse offerta solo ai bambini invece è gratuita per tutti e a tutte le età, la raccomandazione è quindi di vaccinarsi", ha spiegato Maria Grazia Santini, direttore dell’area igiene pubblica dell’Asl Toscana centro. Per chi lavora in ospedale la Regione sta cercando un modo per prevedere la vaccinazione al momento dell’assunzione.

Nel Lazio, dove l’epidemia ha colpito soprattutto la fascia d’età tra i 15 e i 39 anni, il Servizio regionale per la sorveglianza delle malattie infettive ha inviato nei giorni scorsi una circolare a tutti i responsabili di ospedali e strutture mediche e per conoscenza anche ai sindacati dei medici con alcune raccomandazioni: segnalare entro 12 ore i casi sospetti alla Asl, dare informazioni ad hoc e, per i medici di famiglia , limitare il ricorso al pronto soccorso ai soli casi con segni di complicanze.

Per i familiari la profilassi va eseguita entro 72 ore dal contatto. Infine, uno dei focolai maggiori si è registrato a Pescara, in Abruzzo, e i medici se l’aspettavano perché "generalmente l’epidemia del morbillo ha un ciclo ogni quattro anni. L’ultima era stata nel 2012 ed è tornata".