Mercoledì 24 Aprile 2024

Morbillo boom, +230% di casi. "Troppi genitori non vaccinano"

I dati del ministero della Salute: impennata a gennaio. Solo otto bambini vaccinati su 10. Lorenzin: "Intervenire subito"

Vaccino contro il morbillo (Ansa)

Vaccino contro il morbillo (Ansa)

Roma, 16 marzo 2017 - Sembrava debellato e invece torna a fare paura. Aumentano in Italia i casi di morbillo, malattia infettiva che colpisce spesso i bambini. Lo fa sapere il Ministero della Salute che segnala un'impennata nel mese di gennaio. Dall'inizio dell'anno sono già stati registrati più di 700 ammalati, con un incremento di oltre il 230% dei casi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La diffusione della patologia si concentra in quattro regioni: Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana. Più della la metà dei casi cade nella fascia di età 15-39 anni. E la trasmissione del virus avviene anche in ambito sanitario. 

"TROPPI GENITORI CHE NON VACCINANO" - Ma a cosa è dovuta la ripresa del contagio? Secondo quanto spiega il ministero, il morbillo continua a circolare nel nostro Paese a causa della presenza di sacche di popolazione non vaccinata o che non ha completato il ciclo vaccinale a 2 dosi. Alla base di questo, dice ancora il governo, c'è l'atteggiamento di rifiuto da parte dei genitori che decidono di non vaccinare i figli, malgrado le evidenze scientifiche e le campagne di promozione della salute. 

"Nonostante il Piano di eliminazione del morbillo sia partito nel 2005 - sottolinea il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin - e la vaccinazione contro il morbillo sia tra quelle fortemente raccomandate e gratuite, nel 2015 la copertura vaccinale contro il morbillo nei bambini a 24 mesi (coorte 2013) è stata dell'85,3% (con il valore più basso pari al 68% registrato nella PA di Bolzano e quello più alto in Lombardia con il 92,3%)". Un dato ancora lontano dal 95% che è il "valore soglia necessario ad arrestare la circolazione del virus nella popolazione".

C'è bisogno di "intervenire rapidamente" dice ancora il ministro che invita a "una maggiore responsabilità a tutti i livelli, da parte di tutte le istituzioni e degli operatori sanitari, per rendere questa vaccinazione fruibile, aumentandone l'accettazione e la richiesta da parte della popolazione".

"DI MORBILLO SI PUO' MORIRE" - Si sollecitano anche le amministrazioni regionali, le aziende sanitarie, "così come pediatri e medici di medicina generale", affinché promuovano una "campagna di ulteriore responsabilizzazione da parte dei genitori e delle persone non immuni di tutte le età". Il morbillo, ricorda la Lorenzin, "può essere anche letale".

Sull'allarme morbillo del Ministero interviene anche Matteo Renzi. "Avete visto i dati? pazzeschi! - scrive l'ex premier su Facebook - Lo dico da genitore prima che da politico: sui vaccini non si scherza. Basta polemiche, prendiamo sul serio la scienza". 

SINTOMI E VACCINO -  Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa e prevalentemente infantile (colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni), causata da un virus del genere 'morbillivirus'.  Si manifesta con febbre e eruzione cutanea e si esaurisce in 10-20 giorni. "I sintomi non sono gravi e le complicazioni sono relativamente rare - spiega l'Istituto Superiore di Sanità - ma il morbillo è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite". 

 Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce. Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita.

Il vaccino è in realtà un complesso vaccinale contro il morbillo, la parotite e la rosolia (Mpr) e fa parte dei vaccini vivi attenuati. In Italia non è obbligatorio, tranne per le reclute. E' però raccomandato dalle autorità sanitarie.