Cirinnà chiede i 24mila euro trovati nella cuccia del cane per "darli in beneficenza"

No del giudice, ecco perché. Il tesoro potrebbe finire per metà a chi l'ha trovato. Mai saputo di chi fosse

Monica Cirinnà, senatrice del Pd

Monica Cirinnà, senatrice del Pd

Roma, 5 agosto 2022 - Monica Cirinnà e i 24mila euro trovati l'estate scorsa nella cuccia del cane, nella proprietà della responsabile diritti Pd a Capalbio (Grosseto). Cirinnà, in una memoria firmata dal suo legale, Giovanni Gori, si è appellata al codice civile - articolo 932 - e ha chiesto al tribunale di Grosseto di "disporre l'attribuzione all'istante delle somme (...) da devolvere all'associazione antiviolenza Olympia De Gouges che opera in Orbetello e Grosseto". Il tribunale ha respinto la richiesta. Si potrebbe arrivare a una causa civile. Ecco perché.

La Cirinnà prima se la prende con la colf, poi si scusa

Cosa dice il codice civile

Scrive il legale nella memoria: "Le approfondite indagini che la procura della Repubblica ha effettuato non hanno consentito di individuare il proprietario e ciò comporta - ai sensi del secondo comma dell'articolo 932 c.c. - che le ingenti somme appartengano al proprietario del fondo (...) che ha dichiarato e conferma di volerle devolvere all'associazione antiviolenza Olympia De Gouges".

Ma chi erano i soldi?

Non si è mai saputo di chi fossero i 24mila euro. Avvocato Gori, a suo parere questo mistero si chiarirà? "Credo di no - ammette il legale -. Ipotizzo che possano essere soldi provenienti da un reato, magari quella era la posta di uno spacciatore di droga che ha sfruttato un nascondiglio. Quindi, "a meno che qualcuno non confessi", il giallo resterà tale.

Il ritrovamento del 'tesoro'

I soldi, divisi in 48 banconote da 500 euro, erano stati trovati l'estate scorsa durante lavori svolti nell'azienda della famiglia Cirinnà. La parlamentare Pd è legale rappresentante della fattoria. Quella dell'agricoltura è una passione che condivide con il marito, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. E proprio uno dei figli di Montino, con un altro operaio, aveva scoperto le banconote, ad agosto 2021. 

Le parole di Monica Cirinnà

"Da quasi un anno - è intervenuta via agenzia la senatrice del Pd - spiego a chiunque che la cuccia dove sono stati ritrovati dei soldi in contanti era in disuso da anni, ai margini della nostra proprietà, in un luogo aperto al pubblico transito, non visibile dalla nostra abitazione e a ridosso della strada provinciale. Ho da subito avvisato i carabinieri e ho semplicemente comunicato attraverso il mio avvocato al giudice, come prevede la legge, cosa avrei fatto nel caso in cui caso i denari mi fossero consegnati. Non restituiti, perché, appunto non sono miei. Ho detto chiaramente che quei soldi sarebbero andati in beneficenza all’associazione Olympia de Gouges che si occupa di violenza sulle donne nel territorio della bassa Maremma".

La disquisizione: spetta qualcosa a chi ha trovato i soldi?

La vicenda si è arricchita di un ulteriore capitolo. Si confrontano, con ricche citazioni e interpretazioni, due visioni diverse. Per l'avvocato Gori i 24mila euro "sono un tesoro, quindi spettano al proprietario del fondo". Il giudice obietta, no, sono da considerarsi tra le 'cose ritrovate', quindi spettano per metà a chi ha fatto la scoperta. Quindi a dire l'ultima parola  sul mistero di Capalbio potrebbe essere una causa civile. Se invece non si imboccherà quella strada, i soldi alla fine rimarranno allo Stato.