Molinari: "Il Pd ci esclude? Si mettono fuori loro"

Il capogruppo leghista alla Camera: noi ci stiamo solo se non ci sono veti, anche da parte dei 5 Stelle

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Onorevole Molinari, Giorgetti dice che Mario Draghi è un fuoriclasse come Ronaldo e non può stare in panchina. È la posizione di tutta la Lega?

"La Lega ha un grande rispetto della posizione di Draghi, una delle figure più preparate che l’Italia possa offrire. La scelta del presidente Mattarella ha sicuramente scombinato il tavolo e apre prospettive diverse. Vediamo cosa Draghi ci propone".

Volete vedere le carte?

"Esatto, vogliamo vedere le carte. Una cosa è il rispetto e la stima verso Draghi, un’altra è l’appoggio a un governo che non sappiamo come il presidente incaricato ha in mente di comportarsi e che non sappiamo che piattaforma programmatica avrà".

Salvini dice: ’Siamo per l’interesse dell’Italia che viene prima del nostro’. Che significa?

"È ovvio che quando si deve discutere del futuro del Paese e probabilmente dei prossimi due anni di governo, bisogna fare valutazioni sull’interesse generale prima di guardare ai tatticismi di coalizione, cosa che mi pare invece stia facendo il Pd".

A proposito di Pd, il capogruppo Marcucci ha detto che non ci sono le condizioni per un governo insieme alla Lega.

"Se è così, sarebbe il Pd che esclude un governo di unità nazionale. Noi non mettiamo veti, se loro lo fanno si assumono la responsabilità di quello che stanno facendo e di cercare di portare Draghi a fare il capo della vecchia maggioranza. E non credo che sia sua intenzione".

Ma se venissero risposte convincenti da Draghi, e non ci fossero veti contro di voi, sareste disponibili a un governo che vada a fine legislatura?

"Preferiremmo un governo a scadenza per andare ad elezioni. Ma per come si sono espressi Draghi e il capo dello Stato ci pare che non sia questo il disegno. Dobbiamo prima capire qual è la proposta e poi valuteremo".

Meglio un governo tecnico, politico o tecnico politico?

"Sicuramente politico, le scelte che bisognerà fare sono politiche. Un governo con delle parti politiche che si assumono la responsabilità delle scelte".

Quindi se la Lega decidesse di entrarci lo farebbe anche con propri esponenti?

"Un appoggio esterno significherebbe condividere la responsabilità politica ma senza poter incidere. Se si decide di farlo partire allora bisogna avere anche gli strumenti per condizionarlo, e quindi essere dentro".

Draghi dovrà scegliere tra le proposte vostre e quelle M5s. Ma una sintesi è possibile?

"Se la proposta di Draghi vuole essere di alto profilo, i veti ideologici del M5s devono cadere, altrimenti la Lega non potrà starci. Il nostro veto è sulle idee".

Il centrodestra rischia di spaccarsi sul governo Draghi?

"Bisogna ringraziare Salvini, in queste settimane ha fatto un lavoro di ricucitura abilissimo".

Alessandro Farruggia