"Molestatore seriale". Cuomo rischia il posto

New York, la procuratrice: abusi sessuali su undici donne. Biden lo invita a dimettersi, lui si difende: "Non ho mai toccato nessuna"

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di Marco Principini

Da una parte l’accusa pesantissima di aver molestato sessualmente almeno undici donne tra le quali anche dipendenti ed ex dipendenti, dall’altra la sua difesa, quella di un uomo sotto choc e in lacrime, che vede compromessa la carriera politica: "Non ho mai toccato nessuna impropriamente". Andrew Cuomo, 63 anni, governatore dello Stato di New York dal 2011, uno dei big dei democratici americani, ora trema davvero, dopo essere finito nel mirino prima del movimento Me Too e adesso della procura federale dello Stato che lui stesso governa.

Il presidente Joe Biden ha già detto in conferenza stampa che inviterà Cuomo a dimettersi. E anche la speaker della Camera del Congresso, Nancy Pelosi, ha mollato il governatore. Le indagini interne avviate dalla procuratrice generale Letitia James hanno confermato le peggiori previsioni, arrivando a conclusioni pesantissime: il governatore "ha molestato sessualmente diverse donne, molte di loro giovani, violando le leggi statali e federali". Non solo: Cuomo, approfittando della sua carica, avrebbe anche attuato rappresaglie contro chi ha provato a denunciare le molestie, creando all’interno dei suoi uffici "un clima di paura e intimidazione". Accuse che potrebbero presto portare ad una incriminazione del governatore da parte della magistratura. Mentre sul fronte politico gran parte degli stessi democratici, torna alla carica per avviare il processo di impeachment o per costringere Cuomo alle dimissioni, costringendolo a rinunciare definitivamente a candidarsi per un quarto mandato. Quanto basta insomma per decretare la fine della carriera politica di un uomo che fino a pochi mesi fa, in piena pandemia, era visto come un futuro leader nazionale, magari proiettato verso la Casa Bianca. Viene definito inquietante il quadro che emerge dalle 165 pagine del rapporto della procuratrice James, completate dopo un interrogatorio del governatore durato ben undici ore: un quadro chiaro fatto "non di episodi e incidenti isolati" ma di un modello di comportamento usuale e perpetuato nel tempo. Almeno undici le donne che accusano il governatore, tra cui un’attuale dipendente dello stato di New York, una ex dipendente, un’agente della polizia statale e una funzionaria dell’azienda energetica. "La nostra indagine indipendente – ha spiegato la procuratrice generale dello Stato – ha portato a scoprire come

Cuomo abbia molestato diverse donne palpeggiandole, baciandole, abbracciandole, il tutto senza il loro consenso". E molestandole ancora con commenti "inappropriati".

Molti di questi episodi, poi, sono avvenuti nelle stanze degli uffici del governatore. "Una condotta che corrode il tessuto delle nostre istituzioni e che getta luce sull’ingiustizia che può annidarsi anche i più alti livelli del nostro governo", ha denunciato James, definendo "eroine" le donne che hanno avuto il coraggio di farsi avanti. Cuomo, esponente di una delle famiglie italoamericane più influenti e figlio dell’ex governatore Mario Cuomo, visibilmente turbato, si è difeso in Tv: "Non ho mai toccato nessuno in maniera non appropriata".