Roma, 20 dicembre 2021 - La terza dose o dose booster del vaccino Moderna aumenta nettamente la protezione contro la variante Omicron. Lo rivelano i dati preliminari di uno studio della stessa casa farmaceutica, che ha testato contro la variante scoperta in Sudafrica sia il siero autorizzato sia i candidati booster multivalenti. La nuova mutazione del Covid resta un'incognita in un momento in cui tutta Europa, Italia compresa, sta vivendo una recrudescenza del virus che ha fatto aumentare i contagi ovunque. In alcuni Paesi Omicron sta circolando a ritmi elevatissimi, in Gran Bretagna sono più di 12mila i casi registrati ieri, mentre in Italia sembra diffondersi più lentamente almeno stando ai casi sequenziati (qui gli ultimi dati sui casi di Omicron in Italia).
Covid, i dati del 20 dicembre su contagi, morti e ospedali
Omicron, Moderna: "Con terza dose aumentano difese"
Al momento la nuova variante è stata etichettata come contagiosissima, ma meno pericolosa della Delta in termini di malattia grave e morte. È chiaro però che bisogna combatterne la diffusione e il vaccino resta la prima arma. Se l'ultimo report dell'Imperial College di Londra pubblicato negli scorsi giorni aveva sottolineato come Omicron eludesse "in gran parte l'immunità ottenuta con la malattia e quella con due dosi di vaccino" la cui efficacia contro l'infezione sintomatica "era compresa tra lo 0% e il 20%", i dati preliminari sulla terza dose annunciati oggi da Moderna sono più rassicuranti.
Terza dose con Moderna: perché (forse) è anche meglio
La dose booster del vaccino a mRna Moderna, nel dosaggio da 50 µg (microgrammi) attualmente autorizzato, aumenta i livelli di anticorpi neutralizzanti contro la variante Omicron del virus SarsCoV2 di circa 37 volte rispetto ai livelli pre-boost e una dose di 100 µg aumenta i livelli di anticorpi neutralizzanti di circa 83 volte rispetto a livelli pre-boost. Nonostante i dati positivi Moderna ha annunciato che a inizio 2022 saranno effettuati test clinici per un vaccino ad hoc contro la variante Omicron.