Giovedì 18 Aprile 2024

Modello Ibra per i vecchietti Mai dire stop

Leo

Turrini

Meno male che Ibra c’è. E non tanto e non solo per la gioia dei milanisti. C’è di più: questo calciatore quarantenne ancora protagonista sui campi della serie A rappresenta un esempio e uno stimolo per chiunque corra il rischio di sentirsi troppo vecchio eo fuori moda in qualunque ambito. Dalla vita privata al lavoro.

Sarà anche vero che l’Italia non è un Paese per giovani e certo non si tratta di buona cosa. Ma nemmeno sono gradevoli le continue ironie sui boomers, su quelli che hanno il torto di aver superato la boa del mezzo secolo e insomma se si facessero da parte sì che le cose migliorerebbero, in questo curioso Bel Paese…

Ora, non ci vuole Einstein, che non era un centrocampista del Borussia Dortmund, per intuire che genio e coglionaggine non sono una conseguenza dell’età anagrafica. Ibrahimovic si confronta non di rado con colleghi che hanno la metà dei suoi anni. Abbastanza spesso è più bravo di loro. E questa, come ho tentato di raccontare sopra, è una bella lezione. Per tutti, anziani e ragazzini.

Dopo di che, ci sarebbe da aggiungere qualcosa sul personaggio Zlatan. Che tra una autobiografia e splendide interviste continua simpaticamente a menarcela con le sue teorie, come dire, vagamente superomistiche (e nemmeno Nietzsche ha mai indossato la maglia del Bayern Monaco). Ad Aldo Cazzullo l’eterno campione svedese ha spiegato che lui non va a cena con i compagni più giovani perché non vuole provino imbarazzo a cospetto della sua conclamata grandezza…

Beninteso, potrebbe essere un lodevole esempio di autoironia, camuffata sotto uno strato di autostima. Infatti un ventenne del Milan potrebbe garbatamente fargli notare che, pur avendo giocato in grandissimi club come Juve, Inter, Barcellona, Paris Saint Germain e Manchester United, ecco, Ibra la Champions non l’ha mai sollevata. E in vent’anni la pur discutibile giuria del Pallone d’Oro non ha mai preso in considerazione Zlatan per l’assegnazione del prestigioso riconoscimento.

In effetti invecchiando, sia pure sontuosamente, ci sono ricordi che tendono a sbiadire.