Venerdì 19 Aprile 2024

Mix di monoclonali, mortalità ridotta dell’87%

Nuovi dati positivi sul mix di anticorpi monoclonali bamlanivimab più etesevimab dell’americana Eli Lilly: insieme, comunica la compagnia Usa, i due farmaci hanno ridotto dell’87% la probabilità di ricoveri e di morte per Covid-19, nei pazienti ad alto rischio con infezione di recente diagnosi.

I risultati – sottolinea l’azienda – supportano l’utilizzo di bamlanivimab 700 mg ed etesevimab 1.400 mg, la dose che ha ricevuto l’autorizzazione per l’uso di emergenza (Eua) dalla Food and Drug Administration (Fda) negli Usa e il parere positivo del comitato tecnico Chmp dell’Agenzia europea del farmaco, Ema.

I nuovi dati arrivano dal trial di fase clinica 3 Blaze-1, randomizzato in doppio cieco e controllato contro placebo. Riguardano 769 pazienti ad alto rischio (511 trattati, 258 che hanno ricevuto placebo), di età pari o superiore a 12 anni, con Covid-19 da lieve a moderato.

"Ci sono stati 4 eventi in pazienti che assumevano bamlanivimab con etesevimab e 15 in pazienti che assumevano placebo – si legge in una nota – che rappresentano una riduzione del rischio dell’87%. Bamlanivimab ed etesevimab insieme hanno anche dimostrato miglioramenti statisticamente significativi sugli endpoint secondari chiave". "In questa nuova coorte di fase 3 – riferisce ancora Lilly – si sono verificati 4 decessi totali, tutti ritenuti correlati a Covid-19 e tutti avvenuti in pazienti che assumevano placebo; non si sono verificati decessi nei pazienti che ricevevano il trattamento con bamlanivimab ed etesevimab insieme. Nelle due coorti di fase 3 dello studio che sono state analizzate fino ad oggi non si sono verificati decessi nei pazienti che ricevevano il trattamento con bamlanivimab ed etesevimab insieme".