Giovedì 18 Aprile 2024

Missili e stupri, quei bambini trascinati nell’orrore

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Roberto

Pazzi

hi scandalizza anche uno solo di questi piccoli, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina e fosse gettato negli abissi del mare", così nel Vangelo di Matteo Cristo marchia chi viola i bambini. E duemila anni dopo ci voleva la Santa Russia di Putin per rilanciare l’anatema lanciato dal Signore. Se uno dei suoi missili lanciato sulla martoriata Ucraina porta la scritta in russo "Per i bambini", siamo al limite dell’orrore, forse solo pari alla gassificazione dei bambini nelle camere a gas di Hitler. Con l’aggravante diabolica della consapevole volontà di colpirli, di canzonarne la morte.

A parte i fanciulli ucraini morti, a gridare vendetta al cospetto di Dio sono quelli "spariti" nei raid delle brigate Wagner e cecene, il fior fiore della macelleria russa. Per "spariti" dovremo integrare il vocabolario di una nuova e orrenda accezione del participio passato di sparire: stuprati, torturati per il commercio di organi, resi pura carne da vendere. Una bambina è stata stuprata per ore dai russi e poi marchiata della Z, la scritta che ormai equivale alla svastica di Hitler.

Che dice il patriarca di Mosca Kirill di questo attentato alla vita degli innocenti perpetrato dal suo padrone, chiuso nel folle sogno nazionalistico di far rientrare la Russia nei confini di Stalin? Che cosa è rimasto di cristiano al vertice della Russia, se è possibile vedere trascinati i bambini nell’orrore della guerra? Una guerra che è stata voluta da Putin, non dalla Russia, perché dove un autocrate detiene il potere, la volontà del popolo viene annichilita. Lo sa bene Navalny, prima avvelenato, poi incarcerato per decenni.