Nell’oblast di Lungask, nel Donbass orientale, le forze russe ancora faticosamente avanzano, facendo terra bruciata e a prezzo di forti perdite. Ma altrove continuano a usare i bombardamenti missilistici e di artiglieria, a razzo e non, per colpire le zone abitate, in modo da creare il terrore nella popolazione ucraina.
Lo si è visto platealmente ieri con il bombardamento messo in atto nel villaggio di Serhiivka, distretto di Belgorod, a una ottantina di chilometri da Odessa, una zona di villeggiatura, che è stata colpita la notte tra giovedì e venerdì da due missili KH 22 lanciati da un bombardiere strategico Tupolev 22 in volo sul Mar Nero. I missili hanno colpito un edificio di 9 piani abitato da circa 150 persone e un vicino centro di riabilitazione per bambini di proprietà del ministero della Salute moldavo, Paese confinante con la regione di Odessa. Ed è stata strage. almeno 21 le vittime accertate, 16 rimaste uccise negli appartamenti e 5 nel centro sociale, tra cui un ragazzo dodicenne, mentre altre 39 persone sono state ferite, compresi 6 bambini. Altre 8 persone sono state estratte vive dalle macerie, ma le operazioni di salvataggio continuavano ancora ieri sera.
"Oggi – ha denunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky – l’esercito russo ha sferrato un altro attacco o brutale con missili antinave supersonici. Hanno colpito un edificio residenziale nella regione di Odessa. I missili Kh-22 sono stati concepiti per colpire portaerei e grandi navi da guerra, ma – ha accusato – l’esercito russo li ha usati contro un normale palazzo di nove piani con civili. Questo è un attacco missilistico mirato, un atto di terrorismo commesso dalla Russia". La pratica dei bombardamenti di aree civili è una costante della guerra di aggressione russa. Quattro giorni fa a Nikolayev fu colpito un edificio di 8 piani (8 morti) ieri ad Adviika è toccato a 28 edifici residenziali tra cui 5 condomini, 1 ostello e 1 scuola. I russi ieri hanno usato anche le proibite bombe al fosforo sia sull’Isola dei Serpenti (dalla quale i russi si sono recentemente ritirati) e sul villaggio di Yunakivska nella zona di Sumy. Ma Kiev resiste. Ieri la presidente della Commissione Ue ha annunciato nuovi aiuti per 1 miliardo di euro per l’Ucraina che integreranno il sostegno già fornito dall’Ue, incluso l’erogazione di un prestito d’emergenza di 1,2 miliardi di euro partito nella prima metà dell’anno.
Alessandro Farruggia